Nel 2017, secondo il report preliminare dell’Aran che si basa sulla “Procedura unificata di trasmissione dei contratti integrativi” via web, i contratti intergativi sono stati in tutto 14.641, suddivisi fra i diversi comparti di contrattazione. Il 3,1% del totale riguarda il Ssn che ha il record di accordi con la dirigenza rispetto a tutti gli altri comparti. IL REPORT SINTETICO ARAN.
La contrattazione integrativa resta soprattutto quella per le parti economiche dei contratti.
E nel 2017, secondo il report preliminare dell’Aran che si basa sulla “Procedura unificata di trasmissione dei contratti integrativi” via web sono stati in tutto 14.641, suddivisi fra i diversi comparti di contrattazione.
Concentrandosi sui comparti con un peso maggiore, l’Aran sottolinea che il Servizio sanitario nazionale “spicca” perché su 105 amministrazioni, che hanno inviato un totale di 461 contratti (3,1% del totale) trasmessi dal 38% delle amministrazioni, 80 di esse (cioè il 76%) ha trasmesso più contratti, sia per la pluralità dei destinatari, sia perché ha differenziato la tipologia di contratti integrativi. Anche il comparto Università ha frammentato l’attività negoziale; infatti, 25 amministrazioni su 44 complessive (pari al 57%) hanno inviato due o più contratti per 100 CI totali.
In generale, nel 94% dei casi (corrispondente a 13.817 contratti integrativi) l’attività negoziale delle amministrazioni è dedicataal personale non dirigente.
Infatti, i contratti inoltrati sono rivolti nella maggioranza dei comparti a questa tipologia di risorse umane.
Numeri differenti riporta, invece, il comparto del Servizio sanitario nazionale, dove la percentuale di contratti integrativi rivolti alla dirigenza, medica e non medica, è pari al 54% (il 28% per i medici e il 26% per i non medici) e “solo” il restante 46% dei contratti trasmessi è destinato al personale non dirigente. Al contrario nel complesso tutti gli altri comparto insieme hanno dedicato il 4% ai contratti integrativi dei dirigenti e il 96% ai non dirigenti. Il “secondo” comparto dopo il Ssn per numero di contratti della dirigenza sul totale di quelli integrativi è Regioni e autonomie locali con il 7 per cento.
Per quanto riguarda le tipologie di contratto integrativo, nel Ssn sui 461 totali trasmessi 94 (20%) erano normativi, 198 (43%) solo economici e 169 (37%) su altre materie specifiche.
Nel complesso su tutti i contratti integrativi trasmessi (Ssn compreso) il 48% erano normativi, il 46% solo economici e il 6% relativi a materie specifiche, ma stavolta Regioni e autonomie locali “battono” il Ssn perché dei contratti integrativi trasmessi ben il 72% erano solo economici e comunque primo in classifica per incidenza sul totale dei contratti di quelli economici e il comparto Ministeri con l’83 per cento.
Per quanto riguarda i contratti adottati “unilateralmente”, in totale ce ne sono solo l’1,5%, che però sale al 2,6% per il Servizio sanitario nazionale e, comunque, si tratta di una tipologia di contratti che si riscontrano solo, oltre che nel Ssn, nei comparti Ministeri (0,6%), Regioni e autonomie locali (1,9%) e Scuola (1,2%).
Quotidiano sanità – 15 maggio 2018