Il premier: «Dopo la fine della riforma della Pubblica amministrazione è difficile che siano ancora cinque le forze di polizia, dobbiamo andare verso un’integrazione». E’ stata poi Marianna Madia, ministro della pubblica amministrazione, a confermare che i corpi di polizia passeranno da 5 a 4. La delega per la riforma prevede la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato con il suo eventuale assorbimento nelle altre forze.
Da cinque a due o tre. «Dopo la fine della riforma della Pubblica amministrazione è difficile che siano ancora cinque le forze di polizia. Stiamo lavorando a un pezzo di riforma che riguarda anche voi». Così il premier Matteo Renzi alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2015 della Scuola Superiore di Polizia.
Progetto
Il premier è ritornato sul progetto originario del governo, che era quello di accorpare Corpo Forestale della Stato e polizia Penitenziaria con la polizia di Stato da un lato creando un corpo unico di polizia civile e dall’altro Carabinieri con Guardia di Finanza per dar vita ad un corpo unico di polizia militare. «Nelle riforme, un pezzo di ragionamento riguarderà anche la polizia: dobbiamo andare sempre più verso una integrazione delle forze fin polizia che non possono rimanere cinque. Ed è certo che la polizia in questo sarà valorizzata» ha spiegato Renzi.
E’ stata poi Marianna Madia, ministro della pubblica amministrazione, a confermare che i corpi di polizia passeranno da 5 a 4. La delega per la riforma prevede la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato con il suo eventuale assorbimento nelle altre forze.
Madia: addio al Corpo forestale, le Forze di Polizia scendono a 4
Cura dimagrante per le Forze di polizia italiane. Dopo l’accenno del premier nel suo intervento di questa mattina alla scuola degli agenti a Roma («bisogna andare verso una sempre maggiore integrazione, difficile che dopo l’approvazione della riforma della Pa le Forze di polizia siano ancora cinque»), arriva la conferma del ministro Marianna Madia: l’attuazione della delega Pa all’esame del Senato farà scendere i corpi di polizia da cinque a quattro, con la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato e il suo eventuale assorbimento nelle altre forze.
Ddl delega in Aula al Senato a fine marzo
Il ministro Madia ha parlato a margine della riunione della commissione Affari costituzionali di palazzo madama che ha approvato un emendamento del relatore relativo alla riscrittura dell’articolo 7 del ddl delega. L’articolo riformulato esclude dagli accorpamenti-assorbimenti la polizia provinciale, così come avevano chiesto la Ragioneria generale dello Stato e la commissione Bilancio. Sempre oggi, la conferenza dei capigruppo ha fissato l’approdo in Aula della riforma della Pa nei giorni dal 31 marzo al 2 aprile «ove concluso» l’esame in commissione.
Nel Cfs quasi 10mila agenti e 1200 strutture
Il Corpo forestale dello Stato conta complessivamente su circa 8.000 unità e circa 1.000 stazioni dislocate nelle zone rurali e montane, con Comandi provinciali e regionali in 15 Regioni, per un totale di oltre 1.200 strutture. Il Corpo, come molte altre amministrazioni dello Stato, sconta una dislocazione territoriale del personale molto disomogenea, con esuberi nel centro sud e carenze al nord, con effetti anche sulla distribuzione territoriale che vede fortemente penalizzate le stazioni, che registrano una media di personale assegnato inferiore alle 2 unità. L’ultima legge di riordino del Corpo è la n. 36/2004, e la competenza su compiti e obiettivi del Corpo è affidata al ministero dell’Ambiente. La legge 4/2011 ha previsto la costituzione delle Sezioni di Polizia giudiziaria del CFS presso Procure e Tribunali, una novità che impegna circa 300 Forestali con effetti negativi sull’organico, che oggi ha una scopertura media del 15 per cento.
Corriere.it e il Sole 24 Ore – 17 marzo 2015