La relazione annuale della Food Standards Agency – appena pubblicata -, rivela come ogni anno nel Regno Unito si registrino circa un milione di casi di malattie a trasmissione alimentare che comporterebbero per il governo una spesa sanitaria stimata intorno ai 1,9 miliardi di sterline.
Secondo Andrew Wadge della FSA, Campylobacter e norovirus sarebbero gli agenti patogeni più comuni. Tra i cinque principali patogeni, (Campylobacter, Listeria monocytogenes, norovirus, E. coli 0157 e salmonella), il Campylobacter sarebbe il batterio responsabile di oltre la metà dei casi (52%) di malattie di origine alimentare nel Regno Unito e del 90% di tutti i ricoveri ospedalieri. Tuttavia, i casi di listeriosi sono quelli che fanno registrare il maggior numero di decessi (32%).
Mentre i casi di salmonella sono negli ultimi in costante diminuzione, discorso inverso invece per quanto riguarda escherichia coli e, soprattutto nell’ultimo anno la campilobacteriosi.
Anche se relativamente rara rispetto a quest’ultima, la listeriosi ha però un impatto molto importante sui costi della salute pubblica: circa 245 milioni di sterline all’anno.
Questo perché – secondo il rapporto- la maggior parte delle persone che contraggono questa malattie presentano un basso livello di immunità, pertanto necessitano di cure ospedaliere. Circa un terzo di tutti i casi causano la morte.
Nel 2010 si sono registrati 70 focolai di malattie di origine alimentare e, secondo gli esperti della sanità l’81% dei focolai riguardava il cibo. Tra gli alimenti contaminati, pollo e tacchino rappresentavano il 29% del totale, crostacei e molluschi il 21%, e la carne rossa il 14%.
Il campylobacter ha causato l’ 80% delle epidemie derivate dal consumo di pollo e tacchino, mentre, sempre il campylobacter e il norovirus sarebbero la causa di quelle derivate dal consumo di carne rossa. Il norovirus infine sarebbe la cusa di tutte le infezione legate ai crostacei e molluschi.
sicurezzaalimentare.it – 7 ottobre 2012