Il Registro Italiano Sindrome Emolitico Uremica (SEU) raccoglie informazioni sui casi di malattia che si verificano in Italia, registrando informazione sui pazienti, sulle caratteristiche cliniche della malattia e sulle cause. Il Registro fa capo alla Società Italiana di Nefrologia Pediatrica (SiNePe), in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La registrazione dei casi è sistematica e continuativa. I casi di malattia sono prevalentemente segnalati dai centri di nefrologia pediatrica e dell’adulto che partecipano alla sorveglianza, attraverso il Sistema informativo del Registro SEU (ISSEU).
La registrazione dei casi di SEU associati a infezione da Escherichia coli produttore della Shiga/Verocitossina (STEC/VTEC) da parte del Registro Italiano SEU costituisce la principale fonte informativa per la segnalazione dei casi di infezione da STEC/VTEC al sistema europeo di sorveglianza delle malattie infettive TESSy. È da segnalare che il decreto ministeriale di “Revisione del sistema di segnalazione delle malattie infettive (PREMAL) (GU Serie Generale n.82 del 07-04-2022)” ha introdotto l’obbligo di notifica dei casi di SEU nel sistema PREMAL, nell’ambito delle malattie associate a infezione intestinale da STEC/VTEC.
In Italia tra il 1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024 sono stati registrati 57 casi di SEU. I pazienti provenivano da 16 Regioni e/o Province Autonome (P.A.) (4 casi avevano la residenza all’estero), per un caso la Regione di residenza non era nota, mentre per 4 casi la malattia si è manifestata al rientro da un viaggio all’estero. Come largamente atteso anche nel periodo considerato, la maggioranza dei casi di SEU è stata registrata nei pazienti in età pediatrica (?15 anni di età) con 54 casi (94,7% del totale). In questa fascia d’età, il tasso medio di segnalazione della SEU nel 2024 è stato di 0,70 casi per 100.000 residenti, con variazioni per Regione. Il range di variazione tra le Regioni che hanno registrato almeno un caso di SEU variava nel 2024 tra 0,17 (Emilia-Romagna) e 1,5 (Piemonte) casi per 100.000. Negli ultimi 12 mesi, le Regioni in cui il tasso di segnalazione dei casi di SEU è risultato superiore alla media nazionale comprendevano oltre al Piemonte anche Puglia, P.A. Trento, Abruzzo, Umbria, Veneto e Calabria.
Nei primi cinque mesi (gennaio-maggio) del 2024, il numero dei casi di SEU segnalati al Registro Italiano SEU appare inferiore all’atteso, passando complessivamente da una media di 16,5 casi, registrati nello stesso periodo dei 10 anni precedenti, a 12,0 casi osservati (-4,5 casi). Questo corrisponde a una diminuzione relativa pari al 27,3% dei casi di SEU. La diminuzione di casi è stata particolarmente marcata nei mesi di febbraio e marzo 2024 durante i quali è stato segnalato al Registro un solo caso, rispetto a una media di 5,9 casi del periodo precedente, con un calo relativo del 83,1%. Anche nei mesi estivi del 2024 (giugno-settembre), i casi osservati (31,0 casi) sono stati inferiori all’atteso stagionale (40,2 casi). Questa corrisponde a una diminuzione relativa pari al 22,9%. Il calo è stato particolarmente evidente a settembre 2024 (2 casi contro i 7,7 casi del periodo precedente, pari a una diminuzione relativa del 74,0%). Nel rimanente trimestre del 2024 (ottobre-dicembre) il numero i casi di SEU appare sostanzialmente in linea con l’atteso stagionale osservato negli anni precedenti.
La SEU colpisce in modo particolare la popolazione pediatrica (?15 anni di età) nella quale i casi si concentrano nei primissimi anni di vita. L’età mediana dei pazienti all’esordio clinico della malattia per i casi registrati nel 2024 (1 gennaio – 31 dicembre) e nei 10 anni precedenti era, rispettivamente, di 36,4 mesi e 34,0 mesi. Nello stesso periodo sono stati registrati tre casi di SEU tra gli adulti.
Complessivamente la distribuzione per sesso dei casi di SEU segnalati tra il 2014 e il 2024 appare lievemente sbilanciata a favore delle femmine con 390 casi (52,3%) rispetto ai maschi, tra i quali si riportano 355 casi (47,7%).
Nel 2024 è stato possibile esaminare campioni biologici da 52 dei 57 (91,2%) casi dei SEU segnalati al Registro SEU. In 45 casi (86,5%) con campioni di feci e/o siero esaminati, è stata riscontrata un’infezione da E. coli produttore di Shigatossina (STEC), attraverso il riscontro positivo ad almeno uno dei test di laboratorio per la ricerca degli STEC. Le indagini diagnostiche sono state condotte presso il Laboratorio Nazionale di Riferimento per E. coli dell’ISS o dagli altri laboratori riconosciuti dal Registro Italiano SEU¹.
Nei 39 casi di SEU con diagnostica positiva per STEC (86,7%) è stato possibile ottenere informazioni sul sierogruppo STEC. Tra questi, i casi con infezione associata ai sierogruppi STEC cosiddetti top-5 (O26, O157, O111, O145, O103) sono stati la maggioranza, rappresentando il 97,4% (N=38) dei casi per i quali questa informazione era disponibile. In 2 casi c’è stata evidenza di infezione multipla da ceppi STEC di sierogruppo diverso (O111/O103 e O111/O145).
Anche per il 2024, il sierogruppo più frequentemente riscontrato tra i casi di SEU è stato STEC O26. Questo sierogruppo è stato identificato in 17 pazienti, pari al 43,6% dei casi con informazione disponibile. Nei 10 anni precedenti STEC O26 è stato identificato nel 46,1% dei casi di SEU. Questa tendenza appare in linea con la situazione epidemiologica europea. Nel 2023, infatti, il sierogruppo STEC O26 ha predominato tra i casi di SEU della maggior parte dei Paesi europei, come emerge dal report europeo sulle zoonosi, pubblicato da EFSA/ECDC.
https://www.epicentro.iss.it/seu/epidemiologia-italia