Lo affermano le Regioni in un documento trasmesso alla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi regionali. In tutto, secondo i calcoli regionali, sarebbero 31,1 i miliardi in meno nel finanziamento alla sanità per il triennio 2013-2015. IL DOCUMENTO
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 6 dicembre scorso ha approvato un documento per la Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali. Tale documento è stato inviato dal Presidente Vasco Errani al Presidente della Commissione Antonio Palagiano ed è stato reso pubblico solo oggi.
Nel documento si esamina lo stato dell’arte del Patto per la Salute, dei finanziamenti e del riparto dei fondi per il Ssn, anche alla luce delle diverse manovre del Governo. Attenzione poi al monitoraggio dei Lea e alle situazioni delle Regioni in disavanzo.
Per le Regioni, sostanzialmente, la situazione della sanità resta molto critica. Soprattutto per l’entità delle manovre i cui effetti sono stimati in 8 miliardi in meno nelo 2013, in 11,5 in meno nel 2014 e in 11,6 in meno nel 2015, per un totale di 31,1 miliardi di tagli nel triennio.
Questa realtà sta impedendo la sigla del Patto per la Salute e sta mettendo in serie difficoltà tutte le amministrazioni regionali che paventano “l’impossibilità a garantire tutte le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie che oggi sono erogate sul territorio nazionale”.
19 dicembre 2012 – Quotidiano sanità