Un vertice di tre giorni, dal 7 al 9 febbraio prossimi, interamente dedicato alla discussione sul riparto dei 106 miliardi del Fsn 2011.
I presidenti delle Regioni cercheranno così di arrivare ad una proposta unitaria, anche se Errani ha sottolineato come quest’anno il percorso sia particolarmente difficile, anche a causa delle poche risorse disponibili.
La proposta del Governo per ripartire tra le regioni i 106 miliardi di euro destinati alla sanità per il 2011 crea molti scontenti, e questo è sempre più chiaro.
I problemi erano già emersi nei giorni scorsi, durante i lavori della Commissione Sanità delle Regioni, dove si erano confrontati tecnici e assessori. E anche oggi, a margine della Conferenza dei presidenti regionali, le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti erano tutte in negativo, conti alla mano. La Basilicata perderebbe 13 milioni di euro, ricordava il presidente Vito De Filippo; alla Liguria mancherebbero addirittura 93 milioni di euro, essendo la Regione più penalizzata, come sottolineava il presidente Claudio Burlando. E poi c’è la richiesta di nuovi criteri socio economici per le “giovani” Regioni del Sud, che si sentono penalizzate dal criterio attualmente in uso che premia solo la presenza di residenti over 65enni. “Scusateci se facciamo figli”, ha detto ironicamente il presidente della Calabria, Giuseppe Scopelliti, annunciando una “battaglia senza sosta” per modificare la proposta governativa.
Al termine della riunione, il presidente della Conferenza Vasco Errani si è detto fiducioso nella possibilità di trovare alla fine un accordo tra le Regioni, pur rimarcando come a rendere più difficile la situazione ci sia l’esiguità delle risorse complessivamente stanziate, cresciute solo dello 0,8% rispetto allo scorso anno. E proprio per questo, secondo Errani, il Governo deve dare risposte alle Regioni anche riguardo alla copertura dei costi per i ticket sulla specialistica, che attualmente sono coperti solo per i primi 5 mesi del 2011.
Quotidianosanita.it
20 gennaio 2011