La Regione Veneto ha predisposto una bozza di delibera sulla “costituzione di elenchi regionali di personale in quiescenza, già dirigente medico, veterinario e sanitario utilizzabile dalle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale per il conferimento di incarichi di consulenza, collaborazione, studio e ricerca”. Un mezzo pensato dalla Regione per mettere a disposizione dagli enti e delle aziende sanitarie un elenco di professionisti da cui scegliere, grazie alla comparazione dei curricula, il più idoneo alle proprie esigenze per competenze ed esperienza. Rimane comunque il divieto di far ricorso a professionisti in pensione di anzianità con cui la stessa azienda sanitaria abbia avuto rapporti di lavoro e impiego nei cinque anni precedenti alla cessazione dei servizio.
Gli elenchi sarebbero comunque predisposti solo come un “ausilio”: le amministrazioni che volessero servirsi di altri professionisti non compresi potrebbero prescindervi. Gli elenchi verranno costantemente aggiornati con suddivisioni per specialità e discipline e saranno gli stessi enti e aziende di appartenenza nell’avvicinarsi del collocamento a riposo a chiedere al professionista la disponibilità a farne parte. Gli elenchi aziendali saranno trasmessi alla segreteria regionale per la sanità dove verranno a integrare elenchi regionali che verranno aggiornati con cadenza periodica e pubblicati sul sito internet della Regione.
«Senz’altro l’intento della Regione è quello di fornire un servizio – commenta il segretario regionale Fvm, Roberto Poggiani – ma ci preoccupa la “filosofia” che sta alla base di iniziative come questa, in cui si ritiene economicamente più vantaggioso per le Asl conferire incarichi e consulenze ai pensionati , già titolari di congrue pensioni, e non assumere regolarmente i giovani professionisti, spessissimo specializzati e molto competenti, che rimangono disoccupati o in condizioni di grave precariato».
Cfo – rp – riproduzione riservata – 11 giugno 2011