Mario Sensini. Volano i redditi dei lavoratori autonomi, crescono in misura significativa quelli medi da attività di impresa e i redditi da partecipazione, aumentano anche quelli derivanti dalle pensioni, ma restano sostanzialmente invariati quelli dei lavoratori dipendenti.
Secondo i dati delle dichiarazioni Irpef 2016, presentate lo scorso anno, il reddito complessivo dichiarato dagli italiani è stato pari a 845 miliardi, appena 10 in più sul 2015, mentre l’imposta netta versata è stata di 156 miliardi, come nel 2015. In media l’Irpef versata è stata pari a 5.070 euro, con oltre 10 milioni di contribuenti con imposta netta pari a zero.
I redditi degli autonomi sono aumentati del 9%, anche per l’ampliamento dei regime forfettario, quelli medi d’impresa sono cresciuti del 5,7% e quelli da partecipazione del 5,4%, con i redditi da pensione saliti dell’1,8% e quelli da lavoro autonomo fermi (+0,1%, che sale a +0,6% tenendo conto dei premi di produttività, 2 miliardi di euro per 1,9 milioni di contribuenti). I redditi da fabbricati sono scesi del 2,4% mentre crescono molto quelli relativi agli immobili locati con la cedolare secca (+9,4% per l’aliquota ordinaria, più 31,6% per quella ridotta al 10%).
Il 45% dei contribuenti versa solo il 4,2% dell’Irpef e si colloca nella classe fino a 15 mila euro, mentre in quella tra i 15 e i 50 mila euro si posiziona il 50% dei contribuenti, con il 57% dell’Irpef totale, mentre solo il 5,3% dichiara più di 50 mila euro.
Oltre 1,7 milioni di lavoratori dipendenti, questa volta, hanno dovuto restituire tutto o parte del bonus degli 80 euro (902.000 soggetti hanno dichiarato una restituzione integrale per un ammontare di 370 milioni), ma 1,1 milioni hanno ottenuto anche la restituzione di ritenute Irpef per 735 milioni di euro.
I lavoratori autonomi dichiarano i redditi medi più alti (41.740 euro), mentre i titolari delle imprese individuali dichiarano in media 21.080 euro, i dipendenti 20.680 e i pensionati 17.170. Per la prima volta vengono anche dettagliati i redditi degli imprenditori che sono anche datori di lavoro: dichiarano in media 31.493 euro, mentre i rispettivi dipendenti dichiarano un reddito di 9.700 euro. L’analisi territoriale conferma che la regione con i redditi maggiori è la Lombardia (24.750 euro), i più bassi sono in Calabria (14.950 euro), con le addizionali più elevate nel Lazio.
Il Corriere della Sera – 29 marzo 2018