Un lungo inverno protrattosi per buona parte della primavera, con temperature sotto la media e precipitazioni superiori alla norma, ha causato una notevole morìa di animali selvatici, in particolare cervi e caprioli.
Il personale della stazione forestale di Forni Avoltri e il Corpo di Polizia provinciale hanno operato congiuntamente nell’opera di recupero della selvaggina morta o in difficoltà.
Ben 66 animali recuperati sui territori dei comuni di Forni Avoltri, Rigolato e Comeglians nei primi 6 mesi dell’anno, 56 dei quali solo dal primo marzo a metà maggio. Una parte degli animali morti sono stati inviati al Centro Grifoni di Cornino e un’altra all’Istituto Zooprofilattico di Basaldella per gli esami di laboratorio necessari a definire le cause dei tanti decessi.
La selvaggina ancora viva è stata invece consegnata al Centro recupero Fauna di Campoformido per essere curata e riabilitata e poi liberata nel suo habitat naturale. Nel dettaglio, sono stati recuperati: 44 cervi (1 vivo), 18 caprioli, 1 volpe, 2 lepri e 1 allocco vivo. Gli esami autoptici hanno rivelato che gli animali sono stati vittime della carenza di cibo per un periodo eccessivamente lungo dovuto alla copertura nevosa fino alla tarda primavera. In sostanza, la fame è stata la causa dei tanti decessi.
10 luglio 2013