Le associazioni Codici e Hearth hanno fatto i conti in tasca alla Onlus che gestisce i ricoveri comunali: nel periodo 2005-2009 gli introiti ammonterebbero a quasi 16 milioni di euro. Ma le strutture non sono neppure in regola
I cani abbandonati possono diventare un vero e proprio business, lo sa bene quelli dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese che da 17 anni gestiscono l’appalto per i quattro canili comunali di Roma: Canile Comunale Muratella, Rifugio Ponte Marconi Ex Cinodromo, Parco Canile Vitinia Ex Poverello, Valle dei Cuccioli.
“Un affidamento diretto del servizio, senza l’ombra di un bando pubblico” denunciano l’associazione dei consumatori Codici insieme agli ambientalisti di Hearth. “La cifra erogata ad AVCPP è enorme – continuano le associazioni – per l’anno 2006, secondo quanto dichiarato dalla stessa Associazione, è di 4,5 milioni di euro. Di questi solo l’8% è finalizzato all’alimentazione e alle cure dei cani, la restante parte è riferibile ad emolumenti, sanzioni, compensi e spese generali tra cui l’acquisto di abiti da lavoro e la pulizia degli stessi, in tutto oltre 52mila euro. In più il Comune paga ad AVCPP anche le utenze ed i veterinari”.
Codici e Heart fanno i conti in tasca all’associazione che si occupa di gestire i canili: nel periodo 2005-2009 gli introiti ammonterebbero a 15.850.000 euro. Per l’anno 2014 il Comune non ha previsto nemmeno un bando: 9.389.295 di euro sono stati spesi tutti in convenzioni e affidamenti diretti.
Milioni di euro di soldi pubblici vengono erogati, per canili comunali che dovrebbero essere in realtà chiusi perché le strutture non sono a norma. Dopo il ricorso al Tar presentato dall’Associazione Codici qualcosa sembrava muoversi.
Il Comune di Roma ha pubblicato l’avviso per il reperimento di manifestazioni di interesse di organismi da convenzionare con Roma Capitale per la gestione dei canili restringendo però la possibilità alle sole associazioni di volontariato animalista che negli anni precedenti abbiano svolto tale attività: un requisito su cui le due associazioni tornano ad elevare dubbi. Sulla questione si è espresso anche il Consiglio di Stato che ha decretato come non si possa limitare la partecipazione al bando alle sole associazioni iscritte nell’albo regionale per questo Codici ha annunciato l’invio di un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per danno erariale.
30 maggio 2014 – Affaritaliani.it