È stata incendiata, la notte scorsa, l’auto di un medico veterinario dell’Asp di Ragusa. Sono in corso indagini su quella che sembra una intimidazione. L’ipotesi presa in considerazione è quella dell’azione dolosa, anche alla luce della tensione sempre alta nei confronti del settore veterinario dell’Asp ragusana.
Il precedente
Lo stesso medico nel dicembre scorso aveva subito un’altra intimidazione con il danneggiamento della propria auto parcheggiata negli spazi adiacenti il mattatoio di Ragusa. Il consiglio dell’ordine dei medici veterinari della provincia di Ragusa esprime “grande sconcerto e preoccupazione per questi ripetuti atti che oltre a colpire il collega insidiano la serenità dei veterinari che si occupano di sanità pubblica. Consapevoli che il tessuto sociale e il mondo produttivo della provincia di Ragusa è assolutamente rispettoso delle regole e riconoscente dell’attività svolta dai veterinari pubblici a garanzia della sicurezza alimentare, il consiglio dell’Ordine ritiene che quanti utilizzano la violenza per impedire l’applicazione delle norme a garanzia della salute pubblica, vadano individuati e assicurati alla giustizia nel più breve tempo possibile” .
Solidarietà e sconcerto espresse anche dalla Presidenza Regionale e Aziendale di FVM: “oltre ad esprimere la fraterna solidarietà al Collega da parte della Segreteria Aziendale, dalla Presidenza Regionale e da tutti gli iscritti F.V.M. della Sicilia, manifestiamo la nostra profonda preoccupazione per tutti coloro che svolgendo il proprio dovere al fine assicurare la salute pubblica, si espongono a tali crimini.
Chiediamo pertanto a tutte le Istituzioni preposte di intraprendere azioni concrete atte a contrastare tali fenomeni e tutelare l’intera categoria della Dirigenza Sanitaria“.
Alla solidarietà si unisce la segreteria SIVeMP che, nel condannare questa ennesimo, gravissima e inquietante e vicenda ha espresso vicinanza al collega già fortemente provato dal precedente episodio a suo danno.
Il SIVeMP che da oltre quindici anni si batte per contrastare gli episodi di violenza ai danni dei veterinari di medicina pubblica, continuerà a portare avanti le istanze nelle sedi opportune e in primis presso l’Osservatorio nazionale istituito con la legge 113/ 2020.