Nell’eventualità un buon bacino a cui attingere c’è già. Se le sedi distaccate dei ministeri inaugurate due settimane fa alla villa Reale di Monza dovessero diventare qualcosa di più di un think thank politico-istituzionale, il personale disponibile potrebbe essere più vicino di quanto si pensi.
E già, perché i ministeri e gli uffici romani non bastano al Lazio per strappare la medaglia d’oro degli impiegati della Pa. Dov’è il maggior numero di dipendenti pubblici? A sorpresa, in Lombardia. Sono quasi 420mila (secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato aggiornati al 2009), vale a dire circa 20mila in più rispetto a quelli della Capitale e dintorni. In realtà, la Lombardia non è l’unica area settentrionale a far registrare un buon palmares. Certo, a mantenere alto il nome del Sud ci pensano soprattutto Campania e Sicilia (insieme potrebbero dare vita a una metropoli di ben 630mila persone a cui ogni mese lo Stato paga lo stipendio) ma subito dietro c’è uno dei blocchi trainanti dell’economia del Paese. Non di solo privato si vive, infatti, in Veneto: uffici, enti e sedi periferiche di amministrazioni centrali “ospitano” quasi il 7% del totale dei dipendenti pubblici di tutto il Paese. Se si sommano anche i dati di Friuli e Trentino, tutto il Nord-Est conta oltre un decimo del monte complessivo. Si difendono bene anche Piemonte ed Emilia Romagna (228mila e 226mila rispettivamente).
Cifre su cui, naturalmente, pesano anche le dimensioni geografiche e l’estensione del territorio. La conferma arriva dal fatto che il minor numero di dipendenti pubblici si concentra tutto nelle regioni più piccole. Da sole, infatti, Umbria, Basilicata, Molise e Valle d’Aosta non raggiungono neanche il totale di tutto il personale distribuito tra città e paesi della Calabria
Ilsole24ore.com – 8 agosto 2011