Sopralluogo di Bertolaso nel Padovano: “Impegno totale da parte del governo”. Ma nel Vicentino le proteste sono ancora più forti: “Sostegno immediato e adeguato, alle imprese e ai cittadini”. Zaia nominato commissario per l’emergenza
“Lo stato c’è”, ha assicurato Bertolaso, il capo della protezione civile, incontrando a Padova i sindaci e le autorità coinvolte nella gestione dell’emergenza dovuta all’esondazione del Bacchiglione e del Frassine nel Padovano. “Mi sembra che non ci siano le condizioni per parlare di uno Stato assente: innanzitutto perchè lo Stato è rappresentato dai comuni, dalla provincie dalla Regione e dal Governo nazionale. Si tratta di fare un lavoro condiviso, razionale, di evitare lo scaricabarile”, ha sottolineato Bertolaso. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, assumerà il ruolo di Commissario per quantificare i danni del maltempo nella Regione.
E intanto la Protezione civile lancia un nuovo allarme maltempo, che però riguarda in particolare le coste tirreniche: l’annunciata perturbazione di origine atlantica che ha raggiunto il bacino del Mediterraneo e sta determinando in queste ore le prime precipitazioni sui versanti tirrenici, favorirà dalla mattinata di domani un rinforzo della ventilazione, a prevalente composizione sud-occidentale, e mareggiate lungo le coste.
In Veneto le polemiche per gli interventi effettuati finora, ritenuti non sufficienti a fronte del disastro causato dal maltempo, non si fermano, e in particolare gli imprenditori della zona minacciano rappresaglie se lo Stato non si accollerà i costi dei lavori necessari. ”Questa volta non passa. Se il sostegno alle imprese e ai cittadini vicentini non ci sarà da parte dello Stato, noi non pagheremo le tasse”, ha dichiarato a Radio 24 il vicepresidente degli industriali vicentini, Luciano Vescovi, parlando dei danni causati in Veneto dal maltempo.
“Oggi sono venuto per fare un sopralluogo, per capire quali sono i punti ancora difficili e per ribadire ai sindaci la nostra attenzione e il nostro impegno totale e il nostro contributo alla soluzione dei problemi”, ha replicato Bertolaso all’uscita dalla Prefettura di Padova. Il capo della Protezione civile ha incontrato una trentina di sindaci, oltre al prefetto Ennio Mario Sodano, al presidente della provincia di Padova Barbara Degani ed al sindaco di Padova Flavio Zanonato.
“Ho ricordato naturalmente a loro la dichiarazione dello stato di emergenza che c’è già stata da parte del Governo – ha aggiunto Bertolaso che prima di incontrare le autorità ha sorvolato in elicottero le aree del padovano più colpite dall’alluvione -. Ho raccontato loro che anche sulla base delle difficoltà che mi hanno trasmesso domani predisporremo una ordinanza di Protezione civile che verrà firmata poi, martedì, dal presidente del Consiglio, dopo che avrà ricevuto l’intesa da parte del presidente della Regione, così come prevede la legge e lì vi saranno comprese tutte le iniziative e tutte le disposizioni per dare risposte immediate ai cittadini, sia per quanto riguarda i danni alle abitazioni, sia i problemi relativi al comparto agricolo, sia il fronte dei danni alle aziende”.
Bertolaso sottolinea che “i sindaci hanno bisogno delle idrovore e degli autospurgo, per pulire i campi e le strade, i cittadini hanno bisogno di mezzi per liberare le case dal fango, bisogna riaprire le scuole e ripristinare un minimo di attività ordinaria. Per pagare i danni relativi al comparto industriale, dei servizi, del sociale, dell’agricoltura e di quanti sono stati colpiti nelle abitazioni private occorrono finanziamenti da quantificare nelle prossime settimane”. “Vorrei fare appello a tutti – ha concluso – in questi anni non abbiamo mai politicizzato l’emergenza: evitiamo di farlo in questo caso”.
Ma il grido d’allarme più forte arriva dal Vicentino. E l’aut-aut degli imprenditori locali viene raccolto ampiamente da Confindustria: “L’appello di Vescovi è un grido di dolore in un momento difficile in cui le imprese italiane e quelle vicentine stanno già facendo uno sforzo per tentare di reagire ad una crisi complessiva”, commenta Vincenzo Boccia, presidente della Piccola Industria di Confindustria.
Oltre 9000 persone alluvionate, 4000 famiglie colpite dal maltempo, e 2000 tra case e capannoni danneggiati: questo il primo bilancio dell’alluvione a Vicenza e Caldogno, fatto dall’assessore comunale Tommaso Ruggeri alla festa del ringraziamento di Coldiretti. ”Il Comune è stato messo a dura prova – ha detto Ruggeri -, basti pensare che ogni giorno vengono prelevate 700 tonnellate di rifiuti contro le 90 normalmente eliminate dalle strade. Adesso è il momento di battere i pugni e pretendere che lo Stato risponda anche al nostro territorio, che tradizionalmente è abituato a dare più che a chiedere. Non accetteremo la carità dallo Stato. Occorrono stanziamenti importanti ed in tempi brevi”.
repubblica.it
7 novembre 2010