Cari colleghi,
oggi ci rivolgiamo a voi, che ci avete accordato la vostra fiducia nel febbraio del 2019, per rendervi partecipi della grave situazione in cui questa segreteria regionale si trova ad operare. A voi, che ci avete eletto per rappresentarvi, rimettiamo il nostro mandato, consci degli ostacoli con cui ci viene impedita oggi la piena tutela degli iscritti.
Nell’aprile 2021 a questa segreteria regionale sono state segnalate da un gruppo di iscritti gravi irregolarità procedurali e di turbativa ambientale nell’espletamento della assemblea elettiva Sivemp di una Ulss veneta. A fronte di testimonianze e prove documentali, abbiamo ritenuto di affiancare il loro esposto – integrandolo con la descrizione dell’allarmante e più ampio contesto di disapplicazione delle regole e delle previsioni contrattuali in materia di organizzazione di servizi e modalità lavorative in cui tale assemblea si è tenuta – trasmettendolo, per il tramite della Segreteria nazionale, al Collegio dei Probiviri.
Nel ricorso veniva chiesto l’annullamento dei risultati e la ripetizione dell’assemblea, con modalità di maggiore garanzia per gli iscritti che, nel corso dell’assise, erano stati persino intimiditi dai rappresentanti sindacali aziendali uscenti e dalla stessa dirigenza del Dipartimento. In questo modo sarebbe stato ripristinato il corretto confronto sindacale.
Gli eventi segnalati, su cui siamo pronti ad informarvi in modo ancor più dettagliato, sono di particolare allarme, tanto più perché avvenuti in una azienda sanitaria che da tempo ha richiamato la nostra attenzione per una gestione dei servizi del Dipartimento di prevenzione, e in particolare veterinari, fatta in totale difformità della normativa nazionale, regionale e contrattuale, con ritardi inspiegabili nell’espletamento dei concorsi per i direttori di Uoc, destituzioni immotivate di colleghi dirigenti, concentrazione di incarichi di struttura in capo a un unico soggetto, pesanti pressioni sul personale.
In questo quadro la segreteria aziendale uscente, di cui l’attuale segreteria rappresenta la continuità, non si è adoperata di fatto per impedire gli abusi e ripristinare lo stato di legittimità, adeguandosi alle politiche aziendali, quando non addirittura concorrendo alla loro definizione. Conscia che il clima di illegittimità avrebbe potuto estendersi anche ad altre Ulss, e allarmata dai primi comportamenti della nuova segreteria aziendale, questa Segreteria regionale ha deciso, quindi, di interessare l’organo di garanzia statutaria, appunto il Collegio dei probiviri, con fiducia e con la convinzione che un suo intervento si sarebbe senz’altro indirizzato alla tutela degli iscritti e alla promozione di quelle condizioni necessarie per il ripristino del corretto confronto sindacale e democratico.
Non è stato così. La nostra segnalazione, inoltrata tramite pec in aprile, a una decina di giorni dall’assemblea aziendale, non ha ottenuto per settimane alcun riscontro. Solo dopo il nostro sollecito sono avvenuti un paio di incontri in videoconferenza con la Segreteria nazionale e, in quella sede, abbiamo appreso che il nostro esposto non era neppure stato trasmesso al Collegio dei Probiviri e constatato che la Segreteria nazionale non aveva alcuna intenzione di farsi interprete dei nostri rilievi. Nonostante il palese intento di scoraggiarci (ci è stato anticipato quanto fosse improbabile che il Collegio dei probiviri potesse accogliere le nostre richieste e che, in ogni caso, i tempi dell’esame sarebbero stati lunghissimi), abbiamo reiterato, approfondito e aggiornato il nostro ricorso ripresentandolo alla metà di giugno.
Nei mesi che sono seguiti non siamo stati mai informati dello stato dell’iter che pure ci vedeva interessati. Nonostante avessimo fornito i nominativi di possibili testimoni questi non sono stati sentiti. Abbiamo più volte sollecitato almeno una risposta.
Infine, all’inizio di questo mese, ci è stato comunicato, per mail ordinaria inviata in contemporanea alla controparte, con una delibera di un paio di pagine, che il Collegio dei Probiviri del Sindacato considera “regolare l’elezione del Segretario e della Segreteria aziendale dell’Ulss”. La delibera in questione non analizza e non riferisce nel merito dei numerosi, gravi e circostanziati rilievi mossi da questa Segreteria regionale nel ricorso. Si limita a respingerlo con una noncuranza che ci sconcerta. Bocciatura che il Segretario nazionale ci aveva prefigurato ancora nella tarda primavera.
Immaginiamo che il Sindacato nazionale abbia ben considerato le conseguenze che il non prestare fede alla nostra segnalazione avrebbe comportato per la Segreteria regionale e gli iscritti del Veneto. Questa sconfessione del nostro operato ci toglie, nei fatti, capacità di “pesare” e di incidere con la nostra azione sindacale.
Cari colleghi, cari amici: è sempre un giorno triste quello in cui un rappresentante sindacale deve ammettere di non essere nelle condizioni di tutelare gli iscritti. Ed è ancora più sconfortante dover prendere atto che gli ostacoli ci vengono oggi proprio da chi dovrebbe essere al nostro e al vostro fianco in una situazione così problematica.
Davanti agli ultimi eventi è arrivato per questa Segreteria il momento di fare un passo indietro. Affidiamo a voi il compito di dare l’indirizzo per i prossimi passi dell’azione sindacale.
La segreteria regionale Sivemp
Venezia, 10 novembre 2021