Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il ddl concretezza, collegato alle legge di bilancio e proposto dal ministro per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno. Il provvedimento prevede una serie di interventi che vanno dall’istituzione di una task force denominata “Nucleo della Concretezza” al miglioramento della efficienza delle Pa centrali e locali, fino alla lotta all’assenteismo attraverso verifiche biometriche quali impronte digitali, riconoscimento dell’iride o del volto, oltre allo sblocco del turnover al 100%. Dalle prime stime, questa manovra dovrebbe tradursi in circa 450 mila nuovi ingressi tra le fila dello Stato. Vai al comunicato del Consiglio dei ministri
Sblocco del turnover
Mentre continua la linea dura contro l’assenteismo, tra gli altri punti principali vi è il maxi piano di reclutamento – mediante concorso pubblico – che anticiperebbe le assunzioni previste per il triennio 2019-2021, sbloccando in maniera significativa il turnover. L’unico vincolo è che le risorse necessarie siano già a bilancio.
Le amministrazioni statali a decorrere dal 2019 potranno procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente.
Viene precisato che a decorrere dal 2019, è consentito il cumulo delle risorse corrispondenti ad economie da cessazione del personale già maturate, destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a cinque anni, nel rispetto del piano del fabbisogno e della programmazione finanziaria e contabile
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Black-list inadempienti
Il Nucleo della Concretezza – istituito presso il Dipartimento della Funzione pubblica per assicurare la concreta realizzazione delle misure indicate dal Piano triennale per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni – in collaborazione con l’Ispettorato della funzione pubblica, effettuerà sopralluoghi e visite per rilevare lo stato di attuazione delle disposizioni da parte delle Pa e per individuare modalità di organizzazione e di gestione delle risorse umane secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità.
Le Pa inadempienti, ovvero quelle in cui verrà registrata la mancata attuazione delle misure correttive proposte dal Nucleo della Concretezza, entreranno nella black-list delle Pa inadempienti, un elenco pubblicato sul sito del Dipartimento della funzione pubblica.
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Impronte digitali, controlli all’iride e videosorveglianza contro i «furbetti del cartellino», black list per dirigenti e pubbliche amministrazioni inadempienti e sblocco totale del turn over a partire dal 2019: raccolti tutti i pareri del caso, a partire da quello del Garante della privacy, il Consiglio dei ministri ieri sera ha varato il «Ddl Concretezza», il pacchetto di misure messo a punto dalla ministra della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno. Arriva così, sottoforma di collegato alla legge di Bilancio, l’ennesima stretta contro l’assenteismo ed un piano per rilanciare l’efficienza della Pa accompagnando il tutto con un piano straordinario di assunzioni. Grazie allo sblocco del turn over dall’anno prossimo sarà infatti possibile sostituire tutti i dipendenti della Pa, scuola esclusa, che cesseranno il servizio: 450 mila persone in tre anni stando alla Ragioneria dello Stato. «Uno va via ed uno entra» ha spiegato la ministra, che ipotizza anche «assunzioni straordinarie, perché riteniamo che la pubblica amministrazione debba tornare a correre» .
La Bongiorno vuole bandire nuovi concorsi (che dovranno essere «unici», per assicurare a tutti uniformità di giudizio)- allo scopo di svecchiare i ranghi della macchina pubblica. Ma per accelerare i tempi è anche previsto che si attinga dai concorsi già banditi facendo scorrere le graduatorie. Le amministrazioni dovranno elaborare i piani di fabbisogno tenendo conto dell’esigenza di assicurare l’effettivo ricambio generazionale e la migliore organizzazione del lavoro ma soprattutto della necessità di reclutare figure con elevate competenze nella digitalizzazione.
Addio ai badge
Contro i furbetti del cartellino arrivano poi nuove misure. Badge e fogli presenze lasceranno infatti il passo alle impronte digitali, al controllo dell’iride, all’identificazione facciale ed alla videosorveglianza, strumenti su cui però il Garante della privacy è già intervenuto suggerendo alcuni correttivi: dall’uso di un solo sistema di verifica, vietato quindi incrociare videosorveglianza ed impronte, all’esigenza di introdurre questi nuovi strumenti con gradualità ed in maniera proporzionale rispetto alla dimensione dell’ente in questione ed al numero dei suoi dipendenti.
Nucleo valutazione
Il ministero, d’intesa con gli enti locali, ogni anno dovrà mettere a punto un Piano triennale delle azioni concrete. All’Ispettorato della Funzione pubblica spetterà il compito di rilevare eventuali violazioni o irregolarità, mentre l’individuazione dei possibili rimedi spetterà al neonato «Nucleo della concretezza», una task force composta da 50 tra dirigenti e funzionari che dovrà verificare la corretta applicazione delle disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento delle amministrazioni e garantire il miglioramento dell’efficienza con «indicazione dei tempi per la realizzazione delle azioni correttive».
La mancata attuazione delle misure proposte dal Nucleo costituirà «causa di responsabilità dirigenziale e disciplinare»: le amministrazioni ed i rispettivi dirigenti che non rispetteranno gli obiettivi saranno iscritte in un elenco, una sorta di black list, pubblicato online.
Buoni pasto
Nel ddl concretezza c’è anche spazio per affrontare l’annosa questione dei buoni pasto emessi da Qui!group a cui Consip ha tolto l’appalto per gravi inadempienze. Vengono infatti stanziati 3 milioni di euro per coprire le eventuali perdite sui nuovi pasto ancora nelle mani dei dipendenti e non più spendibili che verrebbero ritirati e sostituiti con altri dello stesso importo. (La Stampa)