La Dg Sanco ha pubblicato un report delle attività svolte dall’unità Salute animale nel corso del 2011. L’unità ha il compito di gestire il movimento degli animali vivi e dei prodotti di origine animale, di promuovere misure per garantire la salute animale e di coordinare la posizione dell’Unione Europea rispetto a questi temi.
Oltre ad una descrizione dettagliata della struttura dell’unità, il report riassume le attività specifiche svolte nell’ambito della salute animale, dei prodotti di origine animale e della zootecnia. Tra questi, segnaliamo in particolare i seguenti aspetti.
In termini di sicurezza alimentare, gli sforzi della Commissione si sono concentrati soprattutto sull’intensificazione dei rapporti con l’Organizzazione mondiale della Sanità Animale (OIE). Non essendo uno stato, l’Unione Europea non può aderirvi ma la Commissione partecipa ai lavori dell’organizzazione come osservatore. Nel 2011 è stato firmato un memorandum d’intesa, che fissa le procedure di comunicazione tra le due istituzioni ed esprime la volontà di rafforzare la collaborazione in futuro.
Per quanto riguarda le epizoozie, le informazioni sui casi di malattie animali nei paesi europei vengono raccolte tramite il sistema di notifica delle malattie animali (ADNS). Nel 2011 sono state riscontrate, tra le altre, le seguenti epizoozie:
•Peste suina Africana: l’epizoozia è stata rilevata in Sardegna, per un totale di 35 casi diffusi in tutta la regione. È stato messo in atto un piano di eradicazione e sorveglianza, tuttora in atto.
•Influenza aviaria: nel 2011 sono stati rilevati soltanto 56 casi di influenza aviaria, tutti del tipo a bassa patogenicità. La maggior parte dei casi hanno interessato Italia e Germania.
•Febbre catarrale: l’epizoozia è presente nei paesi del Sud dell’Europa, anche se in misura sempre minore rispetto agli anni precedenti.
•Peste suina classica: sono stati riscontrati alcuni casi in Lituania, mentre l’epizoozia sembra essere stata eradicata in Francia e Slovacchia, dov’era comparsa qualche anno fa.
•Virus di Schmallenberg: il virus è stato isolato per la prima volta nel 2011, dopo l’esame di alcuni capi malati in Germania, Olanda e Belgio. La trasmissione del virus avviene tramite punture di insetto: non c’è dunque pericolo di trasmissione da animale ad animale. La diffusione del virus dovrebbe inoltre essere ridotta durante l’inverno. Il Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali ha discusso la questione in dicembre.
L’unità Salute animale è responsabile anche della regolamentazione degli scambi intra ed extra comunitari di animali vivi e di prodotti di origine animale. Tra i provvedimenti presi nell’ambito di questa attività nel 2011, vi sono alcune Decisioni della Commissione che dichiarano le seguenti zone italiane libere da determinate epizoozie: province di Rieti e Viterbo (tubercolosi bovina), province di Frosinone, Latina e Viterbo (brucellosi bovina), provincia di Viterbo (leucosi enzootica bovina), Emilia Romagna e Valle d’Aosta (brucellosi ovina e caprina).
Il report affronta anche il tema dell’allevamento e dell’identificazione degli animali, sottolineando che nel 2011 la Commissione ha prodotto una proposta di regolamento per l’etichettatura elettronica dei bovini (COM (2011) 525 definitivo). La proposta è in attesa di prima lettura dal Parlamento in seduta plenaria, dopo che il progetto di relazione è stato approvato da COMENVI lo scorso maggio. Intanto, l’unità Salute animale ha svolto diversi incontri con gli stakeholders per ragionare sulla legislazione secondaria che dovrà accompagnare il regolamento.
Europass – 12 novembre 2012