“Abbiamo fatto una buona cosa per i veneti”. Questo il commento a caldo del presidente della V Commissione Sanità Leonardo Padrin dopo il via libera al nuovo piano socio-sanitario del Veneto avvenuto a palazzo Ferro-Fini.
Ma la soddisfazione di Padrin è anche quella di Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale. “E’ un piano che ha visto la collaborazione di tutti e che va a tutelare le aree marginali del Veneto con senso di responsabilità e civiltà. Non dimentichiamo poi – rimarcano i due esponenti del PdL – che con questo piano si fissano precisi paletti per quanto riguarda il numero delle Uls e si delinea con precisione la rete degli ospedali garantendo tutte le specificità, dalla montagna alla laguna”. Tutti concetti che sono rimarcati anche da Carlo Alberto Tesserin, presidente della commissione Statuto. “E’ stato un lavoro delicato e complesso, che ha dovuto fare sintesi fra tre fattori: contenimento dei costi, qualità della sanità e i diversi aspetti del territorio. Sembrava una missione impossibile, ma ce l’abbiamo fatta in tempi ragionevolmente veloci”. Tesserin sottolinea poi come la specificità lagunare sia stata pienamente riconosciuta. “Non era affatto scontata”, precisa l’esponente del Pdl che sottolinea poi il ruolo di Padrin: “è stato un ottimo presidente di Commissione”. Altro capitolo quello del monitoraggio dei tumori con l’istituzione di una rete oncologica: “Anche questo è un passo importante – riprendono Bond e Cortelazzo – perchè ritaglia l’assistenza e gli interventi sulla base delle esigenze territoriali e all’incidenza di queste patologie nei diversi territori”.
6 aprile 2012