Un ordine del giorno per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini del Basso Veronese. A proporlo domani mercoledì 20 giugno in aula a palazzo Ferro-Fini sarà il consigliere regionale del Pdl Davide Bendinelli nel corso dell’approvazione del nuovo piano socio-sanitario del Veneto.
Bendinelli è reduce dalla riunione che si è tenuta ieri nella sede della Provincia di Verona durante la quale i sindaci del Basso Veronese hanno chiesto all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto di non procedere allo smantellamento dell’ospedale di Isola della Scala almeno fino a quando non saranno ultimati i lavori di ricostruzione dell’ospedale di Villafranca. Contemporaneamente, i primi cittadini hanno chiesto di garantire la piena operatività dell’ospedale di Legnago e delle strutture di Nogara, Zevio e Bovolone. “Sono richieste legittime e realiste – afferma Bendinelli – Nessuno sta chiedendo la costruzione di nuovi ospedali, semplicemente si chiede che l’esistente non venga depotenziato. E’ una questione di equilibrio e di parità di condizioni: è sotto gli occhi di tutti – ribadisce Bendinelli – che c’è una differenza sensibile tra cittadini del Nord Veronese e quelli della zona bassa. Un conto è la razionalizzazione delle spese, un altro la promozione di tagli indiscriminati. Per questo – conclude il consigliere del PdL – mi sembra utile provocare una presa di posizione dell’intero Consiglio regionale su un tema tanto delicato. Quale migliore occasione della seduta finale dell’Assemblea sul nuovo piano socio-sanitario per affermare un principio di civiltà?”. In questo senso si è espresso anche il presidente della commissione Sanità, Leonardo Padrin, che ha sollecitato una sorta di moratoria. “Tra l’approvazione del Piano e quella delle schede ospedaliere e territoriali vanno sospese tutte quelle attività che potrebbero essere oggetto delle schede stesse. Si tratta al massimo di cinque mesi, un tempo accettabile per tutti
20 giugno 2012