Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che detta gli obiettivi strategici del prossimo Piano UE sulla protezione delle specie protette e contro il traffico di selvatici.
In vista della 19° riunione della Cites che si terrà nel mese di novembre, il 5 ottobre il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in materia di commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione. La risoluzione chiede di rafforzare il ruolo dell’Unione Europea nella lotta globale contro il traffico illegale di specie selvatiche. Il Parlamento incoraggia a raggiungere l’obiettivo di un commercio esclusivamente legale e ambientalmente sostenibile entro il 2025. A tutela di alcune specie particolarmente minacciate, gli eurodeputati sollecitano la CITES stessa ad azioni di maggior tutela e restrizione. E’ il caso di squali, razze, elefanti, grandi feline e altre specie come gli ippopotami e alcune tartarughe.
Secondo gli eurodeputati, il Piano d’azione europeo contro il traffico illegale di specie selvatiche del 2016 non ha dato i risultati attesi. Il nuovo Piano, quindi, dovrà essere più ambizioso e meglio finanziato. In particolare, il prossimo Piano d’azione dovrà essere “pienamente in linea con la strategia sulla biodiversità per il 2030 e identificare le specie prioritarie sulle quali concentrare gli sforzi di protezione e di tutela contro il commercio illegale.
Criminalità – Fra le sollecitazioni rivolte alla Commissione e gli Stati membri, l’Europarlamento chiede di affrontare la questione del commercio sia online, garantendo che alla criminalità informatica connessa alle specie selvatiche sia attribuito lo stesso livello di priorità delle altre forme di criminalità informatica che minacciano la salute umana, l’ambiente, l’economia, la sicurezza e l’istruzione. La nuova legge sui servizi digitali- suggerisce la risoluzione- potrebbe costituire uno strumento per affrontare il commercio illegale online di fauna e flora.
Contro le organizzazioni criminali dedite al commercio illegale di specie selvatiche, il Parlamento Europeo accoglie con favore la proposta di revisione della direttiva sulla tutela penale dell’ambiente, 2008/99/CE, al fine di includere le maggiori forme di reati ambientali, in modo che siano punibili con pene o sanzioni.
Malattie zoonotiche- La risoluzione sollecita un approccio “One Health” e un ruolo per la CITES nella riduzione del rischio di future malattie zoonotiche associate al commercio internazionale di specie selvatiche. Il Parlamento sottolinea gli orientamenti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) dell’Organizzazione mondiale per la salute animale (OMSA) che invitano le autorità nazionali competenti a sospendere il commercio di mammiferi selvatici vivi catturati a fini alimentari o di riproduzione e a chiudere le sezioni dei mercati alimentari che vendono mammiferi selvatici vivi catturati come misura di emergenza, a meno che non esistano norme efficaci dimostrabili e un’adeguata valutazione dei rischi.
Non da ultimo, la risoluzione ricorda le raccomandazioni della Piattaforma intergovernativa IPBES di eliminare dal commercio di specie selvatiche le specie vive, che secondo la revisione degli esperti implicano un rischio elevato di insorgenza di malattie; invita la Commissione e gli Stati membri dell’Unione a sostenere la comunità globale nell’affrontare la questione del commercio e della vendita sui mercati di animali selvatici vivi per il consumo umano, in particolare gli uccelli e i mammiferi, in vista della loro progressiva eliminazione, quale passo fondamentale per raggiungere l’obiettivo di evitare future pandemie di origine zoonotica;
Questioni specifiche per specie- La risoluzione sottolinea che gli squali e le razze hanno un ruolo fondamentale nel mantenere sana la vita degli oceani e che al momento il 37 % delle specie di squali e razze è già a rischio di estinzione. Alcune specie di grandi felini sono tra le specie CITES a maggior rischio di estinzione, quindi si esorta l’Unione a istituire un Fondo per la conservazione delle specie di grandi felini. La risoluzione cita in particolare le cinque specie del genere Panthera (tigre, leone, giaguaro, leopardo e leopardo delle nevi) – che hanno uno stato di conservazione sfavorevole, che varia da “quasi minacciate” a “a rischio di estinzione.
Il Parlamento europeo esorta a vietare, senza eccezioni, il commercio delle cinque specie del genere Panthera (tigri, leoni, giaguari, leopardi e leopardi delle nevi); invita inoltre gli Stati membri a vietare l’allevamento in cattività di tali specie da parte di privati, tranne gli zoo dotati di licenza, in quanto esso può facilitarne il commercio illecito.
La risoluzione invita la Commissione a sostenere pienamente e a difendere attivamente tutti gli elefanti africani, a limitare le esportazioni ai programmi di conservazione in situ o a zone selvatiche sicure nell’area di distribuzione naturale e storica della specie in Africa. Infine, esorta la chiusura urgente dei mercati domestici legali di avorio ancora attivi.
Il testo della risoluzione del Parlamento Europeo