Appropriatezza: dal punto di vista globale i risultati del Programma operativo (Poa) – che consiste nello studio e sperimentazione di indicatori per determinare il grado di appropriatezza delle prestazioni di ricovero dovute a carenze delle altre forme di assistenza – appena pubblicato sul sito del ministero della Salute evidenziano un miglioramento sostanziale della situazione nazionale tra il 2001 e il 2009, con sensibili miglioramenti mostrati da alcuni indicatori.
In molti casi anche le regioni con piano di rientro mostrano una tendenza al miglioramento seppure in un quadro complessivo di scarsa efficienza. Il trend di alcuni indicatori risulta quasi costante e non evidenzia sostanziali variazioni né in un senso né nell’altro, e anche le realtà regionali, anche se a diversi livelli, ricalcano lo stesso andamento.
Gli indicatori che mostrano una tendenza meno decisa sono quelli che riguardano le patologie prevenibili con vaccinazione, con livelli che si alternano a seconda degli anni.
Dai risultati, spiega l’introduzione al Poa, «è ragionevole ipotizzare che nelle Regioni del Centro-Nord, dove esistono reti territoriali più sviluppate, venga trattata nel territorio una quota significativa di casistica, che nelle Regioni meridionali invece viene presa in carico dall’ospedale, per assicurare comunque, anche in condizioni di inadeguatezza della rete dei servizi territoriali, la gestione complessiva dell’iter diagnostico-terapeutico dei singoli pazienti assistiti».
Nel Poa sono analizzati 19 indicatori di appropriatezza, «idonei a valutare l’adeguatezza del setting prescelto per alcune prestazioni sanitarie, il grado di utilizzazione di alcune procedure, e in particolare l’ospedalizzazione evitabile per alcune patologie croniche, la cui gestione attiene prevalentemente alle competenze territoriali». Obiettivo: individuare e caratterizzare le eventuali carenze nell’offerta dei servizi extraospedalieri.
Ilsole24ore.com – 22 marzo 2011