Il primo focolaio autunnale di aviaria H5N1 ad alta patogenicità è stato confermato del Centro di referenza dell’IszVe in un allevamento amatoriale multispecie di volatili ornamentali nel comune di Silea nel Trevigiano. Al momento della conferma erano presenti nell’Oasi Casavecia circa 700 animali. Oggi sono iniziate le operazioni di abbattimento dei capi. Sabato 17 settembre il titolare aveva notato i primi sintomi e casi di mortalità, che si erano poi intensificati con un picco di mortalità domenica 18 settembre. Sono intervenuti i servizi veterinari dell’Ulss 2 Marca trevigiana e alla luce dei campionamenti eseguiti, che hanno dato esito positivo per influenza aviaria ad alta patogenicità, si è riunita l’Unità di Crisi della Regione Veneto, cui hanno partecipato l’Ulss 2 Marca Trevigiana e l’IZS. Nota Minsalute
L’Ulss 2 ha emanato l’ordinanza di abbattimento degli animali e individuato la ditta incaricata. È inoltre in corso di predisposizione un’ordinanza del Presidente della Regione in cui verranno assunte varie misure nella zona di protezione (entro 3 chilometri dal focolaio) e in quella di sorveglianza (fino a 10 chilometri). L’unità di Crisi ha rivolto un appello ai proprietari di allevamenti, che in totale sono 77, anche piccoli o familiari che si trovino nei 10 chilometri dal focolaio, di segnalare immediatamente l’eventuale verificarsi di mortalità anomala ai Veterinari dell’Ulss, che provvederanno alle analisi del caso.
H5N1
In data 22 settembre 2022, il Centro di referenza nazionale (CRN) per l’influenza aviaria e la malattia di Newcastle, ha confermato la prima positività nel secondo semestre 2022 per virus dell’Influenza Aviaria ad Alta Patogenicità (HPAI) sottotipo H5N1 nel pollame. Le misure di controllo generali e specifiche nelle zone di protezione e di sorveglianza sono state implementate come previsto dal Regolamento Delegato 2020/687. La durata di tali misure, quando nota, viene indicata nel documento “Focolai in Italia”.
- Focolai in Italia | PDF (Ultimo aggiornamento: 23/09/2022)
- Mappa focolai | PDF (Ultimo aggiornamento: 23/09/2022)
L’Unità organizzativa Sanità animale della Regione ieri ha emanato le prime disposizioni ai Servizi veterinari della Ulss 2 e delle altre Ulss del Veneto.
Negli allevamenti avicoli siti nelle zone di restrizione (ZP e ZS) istituite attorno al focolaio, oltre ad applicare le misure previste dal Reg delegato UE 2020/687, la Ulss competente dovrà effettuare i seguenti controlli (partendo prioritariamente dagli allevamenti in ZP):
– NEGLI ALLEVAMENTI “COMMERCIALI”: visita clinica degli animali e verifica mortalità/variazioni anomale dei parametri produttivi aziendali; prelievo per IA da animali morti recenti o – in assenza di questi – tamponi tracheali in 30 animali/capannone (se presenti in numero inferiore, testarli tutti), prediligendo gli animali disvitali o con sintomatologia.
– NEGLI ALLEVAMENTI “FAMILIARI”: verifica mortalità aziendale: in caso di rilievo animali morti, prelievo in questi per ricerca virus IA.
In conformità a quanto indicato dal provvedimento ministeriale prot. n. 0020885-01/09/2022-DGSAF, art. 3 comma 2, è disposta su tutto il territorio regionale la chiusura del pollame e dei volatili in cattività degli allevamenti all’aperto, con le modalità indicate al comma 1 del medesimo articolo.
Ad integrazione di quanto disposto dal citato provvedimento ministeriale, art. 4, comma 1 lettera h), è sospeso il rilascio per il ripopolamento di selvaggina da penna all’interno della provincia di Treviso e in provenienza da allevamenti siti in provincia di Treviso;
Su tutto il territorio regionale è vietato lo svolgimento di fiere/mostre/mercati avicoli, ad eccezione di quelle con la sola esposizione/vendita di “volatili ornamentali” di cui all’Allegato I, PARTE B del Reg UE 2016/429;
Il Monitoraggio di cui all’art. 6 del citato dispositivo ministeriale, limitatamente ai TACCHINI DA CARNE, OVAIOLE e SVEZZATORI è esteso alla provincia di Treviso, con le modalità indicate in tale nota;
L’UO regionale invita le ULSS, in particolare quella di Treviso, a sensibilizzare tutti gli allevatori, anche i familiari, alla segnalazione di tutti gli episodi di mortalità anomala e variazione dei parametri produttivi in allevamento: si evidenzia a tal riguardo che il DLvo 136/2022 all’art. 6 prevede degli specifici obblighi di notifica alla ULSS, da parte di tutti gli operatori, di ogni sospetto di malattia di cat A, come la HPAI, prevedendo apposite sanzioni in caso di non ottemperanza.
Come detto questo è il primo focolaio autunnale di aviaria HPAI. Tra l’autunno 2021 e la primavera 2022 un’epidemia importante di H5N1 ad alta patogenicità aveva interessato il Veneto e in particolare la provincia di Verona, con 317 focolai confermati negli allevamenti in particolare in quelli industriali e oltre una ventina di casi nei selvatici.
(sotto l’articolo della Tribuna di Treviso del 23 settembre 2022)