Fedagripesca: «Scelta che pesa ma inevitabile». In inverno il crostaceo rallenta l’attività predatoria
Il granchio blu blocca la produzione di vongole in Veneto a Porto Tolle. Le 14 cooperative del Consorzio cooperative pescatori del Polesine hanno deciso, loro malgrado, di sospendere l’attività per mancanza totale del prodotto. Una scelta quasi obbligata perché gli esperti parlano di un risveglio delle predazioni con il caldo.
A darne notizia è Fedagripesca-Confcooperative che ha monitorato le criticità lungo il Delta del Po. «Una scelta che ci pesa molto ma inevitabile», fa sapere Luigino Marchesini, presidente del Consorzio, nel chiedere «la sospensione dei mutui e risolvere la questione previdenziale».
Prima dell’arrivo del granchio blu, a raccogliere le vongole andavano le cooperative alternandosi tra di loro, ma a differenza del passato quando venivano pescati 330 quintali si è arrivati a raccoglierne 7-8 quintali.
Critica anche la situazione in Emilia Romagna, tra Goro e Comacchio, dove le cooperative che lavorano nelle aree dove l’acqua è più bassa cercano di tutelare la semina del novellame con delle recinzioni. E proprio in vista della primavera, i pescatori confermano che negli ultimi giorni i granchi iniziano a muoversi molto.
«I cambiamenti climatici rendono complicato fare ipotesi sui comportamenti di questa specie che va ancora molto studiata», spiega Mattia Lanzoni, ricercatore in ecologia dell’Università di Ferrara, «in grado di creare in mare colonie fino a 3 miglia dalla costa e nelle acque interne fino a 120 chilometri dalla foce di fiumi. In inverno l’attività predatoria del granchio blu diminuisce per ripartire a pieno regime con il caldo».
Paolo Tiozzo, vicepresidente Fedagripesca-Confcooperative, fa sapere che «Visto che a oggi abbiamo perso oltre il 70% delle vongole, dobbiamo trovare il modo di convivere con questo nuovo scenario per salvare il futuro di imprese e lavoratori. E per farlo occorre mettere in atto una strategia in due step: ridurre il più possibile il granchio blu attraverso un’azione massiccia di raccolta e smaltimento e in contemporanea avviare uno studio che ci consenta di raccogliere informazioni utili a disegnare scenari di gestione per questa emergenza».