La prevalenza relativamente elevata nei cinghiali e la bassa prevalenza nei suini iberici suggeriscono che i cinghiali costituiscono un potenziale serbatoio virale.
Il PCV-4 è stato successivamente rilevato anche nelle popolazioni di cinghiali in Cina e nei suini domestici. della Corea del Sud e della Tailandia. Attualmente l’Asia è finora l’unico continente in cui è stata segnalata la presenza di questo nuovo virus; Pochi studi condotti in Sud America e in Europa non sono riusciti a rilevarlo.
L’obiettivo di questo commento è segnalare il primo rilevamento di PCV-4 in Europa, in particolare nei cinghiali e nei suini domestici della Spagna centro-sudoccidentale. È stato condotto uno studio retrospettivo su cinghiali e suini domestici, sia di produzione estensiva (razza iberica) che intensiva, provenienti da Spagna e Italia, campionati tra il 1998 e il 2022.
È stato effettuato un tentativo di rilevare il genoma del PCV-4 utilizzando diversi protocolli convenzionali o quantitativi di PCR in tempo reale (qPCR) e alcuni risultati positivi sono stati confermati dal sequenziamento di Sanger.
Un totale di 57 cinghiali su 166 (34,3%) e 9 suini iberici su 223 (4%) (entrambi geograficamente situati nella Spagna centro-sud-occidentale) erano positivi alla qPCR, mentre il resto degli animali analizzati dal nord-est della Spagna e Italia sono risultati negativi. Sequenze parziali dei geni Rep o Cap provenienti da campioni selezionati hanno confermato la presenza di PCV-4.
La prevalenza relativamente alta nei cinghiali e bassa nei suini iberici delle stesse aree suggerisce una trasmissione intra e interspecifica, essendo il cinghiale un potenziale serbatoio virale. L’importanza epidemiologica e clinica di questi risultati è attualmente sconosciuta, ma richiede ulteriori ricerche su questo nuovo virus…
Holgado-Martín R, Arnal JL, Sibila M, et al. First detection of porcine circovirus 4 (PCV-4) in Europe. Virology Journal. 2023; 20(230). https://doi.org/10.1186/s12985-023-02181-1