La svedese «busta arancione» sta diventando realtà anche in Italia. Con l’inizio dell’anno gli enti pensionistici dei professionisti, infatti, hanno avviato la spedizione di una prima, sperimentale serie di Eci, l’Estratto conto integrato, il documento nel quale sono esposti, in ordine cronologico, i versamenti e i periodi contributivi maturati presso i diversi fondi, o gestioni di previdenza obbligatoria, con i quali i contribuenti sono stati assicurati.
Un riepilogo della vita lavorativa, che raggiungerà almeno 100 mila persone, diviso in due sezioni: uno contenente gli elementi utili alla valutazione dell’anzianità contributiva complessivamente maturata presso i diversi fondi, nonché i periodi di contribuzione figurativa riconosciuta, e un secondo in cui vengono riportate, esclusivamente per le casse (non sono indicati i versamenti all’Inps e all’Inpdap), le caratteristiche prettamente contabili, ovvero la contribuzione dovuta e gli importi effettivamente erogati.
L’inoltro dell’Eci è il secondo passo, dopo la costituzione presso l’Inps di un’anagrafe generale delle posizioni assicurative di tutti i lavoratori iscritti agli enti, il Casellario centrale delle posizioni previdenziali attive; l’archivio informatico ha come obiettivo quello di permettere ai cittadini di verificare i dati relativi alla propria posizione complessiva, ma anche di analizzare, a livello nazionale, l’andamento dei livelli occupazionali nei diversi ambiti (lavoro dipendente, collaborazioni, lavoro autonomo, attività professionali ecc). Andrea Camporese, presidente dell’Adepp, l’associazione delle casse, giudica «importantissimo fornire la storia previdenziale e la tracciabilità di tutti i versamenti» ed evidenzia la «grande collaborazione che stiamo portando avanti con l’Inps».
ItaliaOggi – 20 febbraio 2012