Dal 2018, con il Piano Nazionale per la protezione dei suini, l’Italia ha intrapreso un percorso di miglioramento delle condizioni generali di benessere negli allevamenti suini. L’orizzonte temporale (con nota del 22 giugno 2021) era stato fissato al 2023, in considerazione dei ritardi imputabili all’emergenza Covid-19. La nota forniva, tra l’altro, le indicazioni in merito alle diverse casistiche riscontrabili durante il controllo ufficiale e ai provvedimenti da adottare nei confronti delle aziende che non ottemperano alle richieste del Piano. Argomento centrale delle disposizioni la prevenzione del taglio delle code dei suini e gli arricchimenti ambientali.
A distanza di oltre due anni, da un’analisi dei risultati, si evidenzia un comportamento difforme tra le Regioni e tra Servizi veterinari per cui la Direzione Generale della Sanità animale e dei Farmaci veterinari ha ritenuto necessario esplicitare alcuni punti, fornendo ulteriori chiarimenti. Con la nuova circolare del 2 novembre inviata alle Regioni e ai Servizi Veterinari, il Ministero della Salute sancisce la piena ripartenza verso gli obiettivi del Piano nazionale di miglioramento del benessere e della protezione dei suini allevati, definito a norma del decreto legislativo 122/2011 e del decreto legislativo 146/2001, e sulle progressioni temporali prefissate, verso l’obiettivo di superare la caudectomia e allevare soltanto capi a coda integra, anche attraverso una maggiore omogeneità di comportamento da parte dei controllori ufficiali.
La circolare affronta cinque aspetti operativi:
Modalità operative nel caso di mancata fornitura di partite di suini a coda integra;
Casi riscontrabili durante l’ispezione in allevamento;
Ruolo dei Servizi veterinari nella valutazione delle richieste di deroga;
Provvedimenti e responsabilità applicative;
Controlli dell’Autorità centrale.
Al fine di assicurare l’uniformità degli interventi sul territorio nazionale, il Ministero comunica l’avvio di una serie di audit sulle Autorità regionali in materia di benessere animale negli allevamenti suini da parte dell’Ufficio competente del Ministero della salute, supportato dai referenti del CReNBA.
Infine, la circolare rammenta che, come previsto dalla normativa corrente, verranno effettuate a campione valutazioni dello stato del benessere degli animali anche in fase di macellazione al fine di evidenziare eventuali problematiche di benessere in allevamento.
SCARICA Nuove linee-guida per la protezione dei suini ex dlgs 122-2011. Nota 27719 del 2 nov-2023
Leggi anche il precedente su questo sito Benessere suini: prevenzione taglio code e arricchimenti ambientali. Il Minsalute ripropone per il triennio 2021-2023 il piano per il miglioramento dell’applicazione del decreto legislativo 122/20