Prevenzione delle malattie trasmissibili, della cronicità e delle diseguaglianze di salute: ecco il calendario 2014 del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm). In campo ci sono 12,3 milioni di euro, che saranno destinati ai seguenti ambiti: patologie trasmissibili: vaccinazioni, antimicrobico resistenza (Amr) e zoonosi di rilevanza umana; patologie cronico-degenerative: obesità e diabete (diabesità), Cancro (prevenzione primaria) e attività di prevenzione secondaria in ambito oncologico; azioni di sistema: diseguaglianze di salute e nell’accesso ai servizi sanitari, gruppi di popolazione fragili e vulnerabili con particolare riferimento alla violenza sulle donne. Per il programma annuale di attività del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie anche per quest’anno è stata confermata la suddivisione in due ambiti operativi: area Progettualeed azioni Centrali. Nell’ambito dell’area progettuale sono state individuate sette linee di intervento che rappresentano una priorità di governo.
E che sono coerenti con le disposizioni del Piano Nazionale della Prevenzione e rilevanti per la sanità pubblica (anche in termini di numerosità e proporzione di popolazione potenzialmente beneficiaria).
Della disponibilità economica per il 2014 pari ad € 12.371.052, salvo accantonamenti, il 55% è stato ripartito a favore delle linee progettuali e il restante 45% sulle cosiddette Azioni Centrali.
Sintesi delle procedure
Il programma CCM 2014 è stato trasmesso ufficialmente agli Enti partner il 20 novembre 2014. In merito alle procedure di attuazione si segnala che gli Enti partner (Regioni e Province Autonome, ISS, INAIL, INMP e AGENAS) sono chiamati a presentare le proposte direttamente sotto forma di progetti esecutivi, redatti secondo lo standard CCM 2014.
Ciascun Ente partner raccoglie, vaglia e trasmette al Direttore operativo del CCM un massimo di tre proposte di progetto, nell’ambito delle sette linee di intervento identificate in tabella 1 del programma CCM 2014, senza alcuna limitazione alla scelta della/e linea/e progettuale.
Le proposte, devono inoltre prevedere:
il coinvolgimento di almeno tre Regioni, appartenenti alle tre differenti aree geografiche Nord, Centro Sud, così da assicurare una rappresentatività del territorio nazionale, in funzione della trasferibilità dei risultati; un finanziamento ricompreso tra 350.000 e 500.000 euro.
Si specifica che i progetti esecutivi possono vedere il coinvolgimento, oltre che delle strutture del SSN e delle Regioni medesime, della Sanità militare, dell’Istituto superiore di sanità (ISS), dell’Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (IMPP) e degli Istituti zooprofilattici sperimentali (IZZSS), anche di Università ed Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico a carattere pubblico e di ogni altro Ente pubblico, pertinente alla progettualità prescelta.
Fonte: Minsalute – 26 novembre 2014