La Regione Veneto sta procedendo alla raccolta e valutazione degli ultimi dati disponibili relativi ai campionamenti su matrici ambientali ed alimentari, funghi, frutti di bosco e carni di cinghiali, per elaborare le cartografie della distribuzione di Cesio 137. In un nota inviata dall’Unità di progetto regionale ai Servizi veterinari e Sian delle Ulss venete e agli ispettorati micologici, viene anticipata la convocazione di una riunione il 27 giugno con i responsabili dei servizi per concordare e meglio organizzare le fasi di campionamento che saranno condotte dagli ispettori micologi e dai veterinari ispettori dei centri di lavorazione della selvaggina.
La predisposizione di un Piano ministeriale di monitoraggio della contaminazione da Cesio di taluni prodotti di raccolta spontanei si è resa necessaria per rispondere alla Raccomandazione della Commissione del 14 aprile 2003 (2003/274/CE) dopo il riscontro nelle carni di cinghiali abbattuti in Valsesia di quantitativi di Cesio 137 inaspettatamente elevati, e in alcuni casi molto superiori al limite di 600 Bq/kg stabilito dal regolamento CE 733/2008
Sulla bozza di Piano sta lavorando il personale tecnico esperto dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente, delle Arpa, dell’ Ispra, dell’Iss e degli Izs centri di referenza nazionale per la radioattività e per gli animali selvatici. All’ultima riunione, il 22 maggio, hanno partecipato anche le Regioni e le Province autonome dell’arco alpino e sono stati definiti gli indirizzi fondamentali dei campionamenti. Saranno oggetto di analisi da parte di Arpav le seguenti matrici (indicatori biologici): funghi spontanei, frutti di bosco raccolti, carni di cinghiali selvatici.
A livello regionale si sta procedendo alla raccolta e valutazione degli ultimi dati disponibili relativi ad esiti di campionamenti su matrici ambientali ed alimentari per elaborare le cartografie della distribuzione di Cesio con gli ultimi aggiornamenti. Successivamente, a queste mappe verranno “sovrapposti” gli areali di distribuzione delle popolazioni di cinghiali, al fine di individuare le eventuali aree a maggiore contaminazione in cui effettuare i prelievi e verrà inoltre valutata l’opportunità di analizzare ulteriori matrici.
Poiché il personale delle Ulss sarà coinvolto nelle operazioni di campionamento, la Regione ha ritenuto opportuno condividere e discutere con i responsabili dei Servizi coinvolti quanto sinora delineato a livello nazionale e regionale per concordare e meglio organizzare le fasi di campionamento che saranno condotte dagli ispettori micologi e dai veterinari ispettori dei centri lavorazione selvaggina. A tal fine verrà convocata una riunione a Venezia, indicativamente venerdì 21 giugno.
a cura Sivemp Veneto – 10 giugno – riproduzione riservata