E’ stato siglato ieri sera il documento che sancisce l’accordo tra Ministero della Salute e Sindacati della dirigenza del Ssn per la regolarizzazione dei contratti precari. I contratti in essere dovranno essere prorogati fino all’espletamento dei concorsi. Ecco il testo dell’accordo. Nove punti per combattere la piaga del precariato in sanità e rendere più lineare l’accesso al sistema. L’intesa firmata ieri parte dall’assunto che tutti i professionisti che hanno superato un concorso, ma non sono ancora stati assunti a tempo indeterminato debbano essere regolarizzati. Da questo principio generale il testo entra nello specifico al secondo punto che riguarda la stabilizzazione del personale dirigente del Ssn, per cui sarà necessario attivare le procedure concorsuali, valorizzando l’attività presso le aziende che bandiscono il concorso. Leggi anche “Camici bianchi precari, proroghe fino ai concorsi“
Al punto tre, invece, vengono eliminate le procedure dell’art. 15 septies e 15 octies del Dlgs. 502/92 che, si legge sul documento “non prevedono alcuna forma di selezione e non garantiscono la necessaria trasparenza per reclutare personale”.
Il quarto punto del documento attiene la regolarizzazione per i professionisti con contratto a tempo determinato (che risultino selezionati su una graduatoria in base ai titoli) per cui si segnala la necessità d’indire un concorso che garantisca loro un punteggio aggiuntivo che tenga conto degli anni lavorati presso l’Azienda. Seguendo il testo, al punto cinque, si interviene sulle case di cura private, sollecitando l’adozione, ai fini dell’accreditamento, di norme che prevedano: una dotazione di organico di dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnico e amministrativa con rapporto di lavoro subordinato; il divieto di coprire i posti con personale in pensione e il limitato ricorso a tipologie di lavoro precario. Il punto sei prevede invece di stabilire un minimo standard per la dotazione organica di tutta la dirigenza.
Sul precariato insiste ancora il punto sette che propone, al fine di monitorare meglio il fenomeno, di approntare una rilevazione annuale che tenga conto della consistenza numerica e delle tipologie contrattuali atipiche. Il punto otto riguarda invece le sostituzioni previste per i facenti funzioni di direttori di struttura complessa che dovrà avvenire inderogabilmente entro un anno. In questo caso non sarà necessaria nessuna autorizzazione regionale e la copertura del posto non dovrà essere soggetta al blocco del turnover, salvo che l’Azienda non rimoduli l’atto aziendale eliminando la posizione. Sempre in 12 mesi si dovrà conclude anche l’iter selettivo e le procedure di immissione in ruolo. L’ultimo punto, prevede infine che si debbano ricondurre alle previsioni del Contratto collettivo nazionale tutti i rapporti a tempo indeterminato attraverso pubblica selezione per la durata massima di un anno, al termine del quale si devono attivare le procedure concorsuali relative al posto da ricoprire.
Infine viene suggerita le individuazioni di linee guida: le aziende sanitarie o enti del Ssn devono avvalersi di personale dipendete per le attività istituzionali, ricorrendo a incarichi temporanei solo per situazioni eccezionali; gli stessi enti devono effettuare una ricognizione per individuare il personale precario da stabilizzare: per le posizioni di struttura complessa si invita a procedere entro 12 mesi dalla vacanza del posto ad avvisi pubblici
Ecco il testo dell’accordo tra Ministero della Salute e sindacati della dirigenza del Ssn che ieri avevano fatto circolare lo loro proposta in parte compresa nell’accordo raggiunto in serata.
13 aprile 2012