Attivare un tavolo di confronto per la soluzione del problema del precariato dei ruoli e delle funzioni della dirigenza pubblica con particolare attenzione al lavoro precario dei medici e delle altre figure professionali sanitarie con compiti dirigenziali. E’ questa la richiesta che la Cosmed ha inviato ieri al Ministro per la Pubblica Amministrazione, Gianpiero D’Alia e al Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. Nella lettera la Confederazione ha ribadito che l’accordo del 3 maggio 2012, sottoscritto da tutte le Confederazioni generali, dal Governo e dagli Enti locali, impegnava il Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione ad attivare un tavolo di concertazione per la risoluzione della problematica del lavoro precario.
Inoltre le leggi di riforma del mercato del lavoro (Legge Biagi del 2003 e la recente riforma Fornero) imponevano ed impongono di definire con norme cogenti quali tipologie di lavoro flessibile o atipico siano compatibili con il rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni. Infine l’atto di indirizzo del Governo ha portato alla costituzione di un tavolo di contrattazione presso l’Aran per affrontare le problematiche del precariato del comparto, tavolo che ha peraltro escluso tra le sue competenze i dirigenti a qualunque titolo della pubblica amministrazione.
Si è formato nel tempo – ha sottolineato la Confederazione nella lettera – un numero consistente di precari in particolare nella dirigenza medica e sanitaria del Servizio sanitario nazionale, questi ultimi stimabili in circa 10.000 unità, figure queste necessarie per il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza e per il diritto alla salute costituzionalmente garantito.
30 maggio 2013