Preallerta in Veneto per il rischio concreto che la peste suina africana possa diffondersi anche nella nostra Regione. Nei giorni scorsi è stato istituito un tavolo con i rappresentanti della Direzione regionale Prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria, i servizi veterinari delle Ulss e le organizzazioni dei produttori, avviando un coordinamento fra le autorità sanitarie e le categorie. Fino ad ora, in Veneto, non sono stati rilevati casi di infezione. Tuttavia, la guardia va mantenuta alta e la Regione ha fornito alle aziende sanitarie le prime indicazioni operative sulla gestione di un’eventuale fase di emergenza epidemica con le indicazioni sulla costituzione dei Gruppi locali e la catena di comando, nonché l’individuazione delle modalità di raccolta e smaltimento della carcasse di cinghiali a livello territoriale.
Il 21 luglio 2023 la Direzione Prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria della Regione Veneto, aveva invitato i responsabili dei Servizi veterinari delle Ulss ad attivare i Gruppi locali per la Peste Suina africana a livello di singola azienda sanitaria, integrando le Unità di crisi locali con personale tecnico afferente al settore dell’agricoltura. I Gruppi locali sono coordinati dal Gruppo operativo territoriale regionale (come disposto dall’articolo 3 dell’ordinanza commissariale 4/2023) che, nel caso del Veneto, è rappresentato dall’Unità di crisi regionale istituita con la DGR 50 del 25 gennaio 2022 “Istituzione dell’Unita di Crisi Regionale per le emergenze veterinarie”,
Con nota di oggi, 10 agosto 2023, inviata ai responsabili dei Servizi veterinari, il direttore regionale Prevenzione, Sicurezza alimentare e Veterinaria, dottoressa Francesca Russo, sottolinea la necessità di predisporre a livello locale, in questa fase pre-pandemica, procedure di gestione, campionamento e smaltimento delle carcasse di suini selvatici rinvenuti morti o abbattuti sul territorio di competenza, adattate alle rispettive realtà territoriali, da attuare nel momento in cui si dovesse passare alla fase di emergenza epidemica, a seguito del rilievo di positività in suidi domestici o selvatici.
Ogni Ulss dovrà individuare almeno un sito di stoccaggio intermedio nel quale, in fase epidemica, dovranno essere convogliate le carcasse dei cinghiali morti o abbattuti e da cui, previo test per la Psa, verranno inviate allo smaltimento come Soa di categoria 1.
Nell’Allegato 2 alla nota vengono fornite alcune indicazioni operative generali relative alla gestione delle carcasse a cui fare riferimento, fatto salvo quanto disposto dal Manuale operativo e le eventuali indicazioni più specifiche che potranno essere fornite in fase epidemica.
Poiché il Got regionale avrà presumibilmente un incontro con il Commissario straordinario ai primi di settembre, la Direzione regionale sollecita i Gruppi locali a fornire una prima bozza delle procedure operative (compresa definizione e localizzazione dei siti di stoccaggio) entro il 31 agosto prossimo.
NOTA 10 AGOSTO DIREZIONE REGIONALE PREVENZIONE – INDICAZIONI OPERATIVE PESTE SUINA Peste Suina Africana. Indicazioni in merito alla costituzione dei Gruppi locali e catena di comando. Individuazione delle modalità di raccolta e smaltimento della carcasse di cinghiali a livello territoriale
La situazione epidemiologica in Italia
10 agosto 2023 (ultima modifica l’11 agosto)