Solo un’assunzione a tempo indeterminato su dieci interessa chi cerca lavoro per la prima volta. In un caso su due chi assume in Veneto lo fa perché già conosce il lavoratore, avendo avuto l’occasione in precedenza di testarne competenze e capacità, indipendentemente dall’età del neoassunto. È quanto emerge dalla “Misura 73”, l’approfondimento dell’Osservatorio di Veneto Lavoro. Negli ultimi anni la quota di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato in Veneto è oscillata tra le 120 mila e le 150 mila l’anno, con l’eccezione del picco di 215 mila nel 2015 (grazie alla decontribuzione). Nel 2016 si è verificato l’atteso contraccolpo portandoci a poco più di 140 mila attivazioni, mentre per il 2017 (stando alle proiezioni) si ipotizza un ammontare di circa 150 mila attivazioni. «Circa il 50% delle assunzioni a tempo indeterminato effettuate in Veneto è ascrivibile a imprese con le quali c’era già stato un precedente rapporto di lavoro con un’altra tipologia di contratto», scrive Veneto Lavoro nella nota, «L’esperienza lavorativa, anche se in un’altra impresa, è determinante in un altro 40% dei casi, mentre solo il 10% delle assunzioni riguarda soggetti che per la prima volta si affacciano sul mercato del lavoro». Nel 33% dei casi il contratto a tempo indeterminato è una trasformazione da contratto a termine o apprendistato, mentre per un altro 17% il lavoratore aveva in precedenza un rapporto di somministrazione, collaborazione, tirocinio o lavoro intermittente, spesso conclusosi meno di un mese prima. Particolarmente rilevante la quota di quanti lavoravano presso un’altra impresa con contratto a tempo indeterminato (tra il 25% e il 30%), mentre la percentuale di quanti ottengono un tempo indeterminato senza aver mai lavorato prima è in costante diminuzione ed è passata dal 15% del 2010 all’11% dell’ultimo biennio. Una circostanza, quest’ultima, che riguarda in buona misura lavoratori stranieri (soprattutto cinesi) e determinati settori (turismo, istruzione, costruzioni e commercio). L’incidenza delle trasformazioni contrattuali nell’accesso al tempo indeterminato varia in modo significativo da settore a settore: è più elevata nell’industria, soprattutto nel metalmeccanico dove si registrano punte fino al 50%, e decisamente più marginale nel turismo, con tassi anche inferiori al 10%. “La maggior parte delle assunzioni a tempo indeterminato (circa il 60%) viene effettuata dalle piccole imprese (under 16 dipendenti). (Nicola Brillo)
LA NUOVA VENEZIA – Domenica, 01 ottobre 2017