Pollo e salmonella: ben presto potrebbe cambiare tutto. Una circolare del Ministero della Salute del 16 febbraio scorso, infatti, suggerisce la necessità di non immettere sul mercato la carne che risulta positiva alle salmonelle non rilevanti. Ma vediamo di che cosa si tratta nel dettaglio. In data 28 febbraio il Ministero è intervenuto con una nuova nota di chiarimenti.
Produttori e autorità preposte riscontrano sovente casi di salmonella nei polli. Si tratta però solo di alcune tipologie di salmonella; altre ritenute non rilevanti vengono infatti tollerate. La nuova circolare del Ministero della Salute però cambia le carte in tavola, con una certa preoccupazione da parte dei produttori.
I diversi tipi di salmonella
A questo punto, prima di approfondire la questione, occorre capire la differenza che esiste tra le varie tipologie di salmonella. Ci sono quelle maggiori che hanno effetti gravi ma quasi mai si trasmettono con gli alimenti, e poi quelle minori. Queste ultime causano effetti meno forti di tipo gastrointestinale, trasmessi soprattutto dagli alimenti. A loro volta le salmonelle minori si distinguono in rilevanti e non rilevanti.
Pollo e salmonella, le regole attuali
Al momento i regolamenti europei prevedono limitazioni per la salmonella rilevante che si trova nel pollo, il quale in questo caso va smaltito. Tollerata invece la presenza delle altre salmonelle ma sull’etichetta bisogna trovare un’espressione come “da consumarsi previa cottura”.
La circolare che cambia tutto
Come dicevamo, però, la circolare entrata in vigore il 15 febbraio 2022 modifica queste previsioni. Essa suggerisce di non immettere sul mercato anche la carne di pollo positiva alle salmonelle non rilevanti, perché considerate potenzialmente pericolose per la salute.
“Il 30% delle salmonellosi umane – si legge nella nota -, sono sostenute da Salmonelle diverse da Salmonella tiphymurium e Salmonella enteritidis. Inoltre le Salmonelle minori possono essere spesso
all’origine di fenomeni di resistenza agli antimicrobici e di diffusione di questo carattere ad altri sierotipi.
Il riscontro di Salmonelle minori sulla carne fresca di pollame in autocontrollo deve quindi comportare necessariamente azioni correttive quali la destinazione alla produzione di prodotti a base di carne trattati termicamente.
E aggiunge: “A seguito di controllo ufficiale la presenza di Salmonelle minori comporta l’attivazione del sistema di allerta RASFF ed il ritiro ed il richiamo, delle carni contaminate, per la destinazione a trattamento termico. Diversamente per le preparazioni di carne e per le carni macinate il Regolamento CE 2073/2005 dispone l’assenza di Salmonella spp. e quindi di tutte”.
La preoccupazione dei produttori
I produttori a questo punto sono preoccupati perché questo provvedimento rischia di far sparire dalla vendita quasi il 50% del pollo. Non solo: ogni volta che si troveranno salmonelle minori nella carne avicola, questa andrebbe sequestrata e i produttori e i distributori verrebbero denunciati per aver portato sul mercato carne non sicura per i consumatori.
NOTA 16 febbraio 2022: presenza di salmonelle diverse da S. Enteritidis e S. Tiphymurium in carni di pollame, preparazioni di carni di pollame e carni macinate di pollame
NOTA 28 febbraio 2022: chiarimenti nota prot. 004901 del 16.02.2022 DGISAN: presenza di salmonelle diverse da S. Enteritidis e S. Tiphymurium in carni di pollame, preparazioni di carni di pollame e carni macinate di pollame.