L’impianto è quello noto, e del resto Renzi ha assicurato che «per i cittadini», nonostante i richiami Ue, «la manovra non cambia». Nella nuova legge di bilancio, di cui ieri è iniziata a circolare una prima bozza di 122 articoli, c’è la conferma dei 113 miliardi destinati alla Sanità e dei fondi per i contratti pubblici (1,4 miliardi che poi salgono a 1,85), degli incentivi alle imprese e di quelli a favore delle assunzioni. Non solo vengono bloccati gli aumenti dell’Iva ma viene confermato il divieto agli enti locali di aumentare le loro tasse e congelata l’addizionale locale sui biglietti aerei.
Quindi prende corpo il pacchetto di misure per la famiglie: arriva un bonus da 800 euro per le future mamme (si richiede dopo il settimo mese di gravidanza) ed uno di mille per pagare l’iscrizione all’asilo. Confermati e potenziati anche gli incentivi alle ristrutturazioni, che per le zone a rischio sisma diventano strutturali (5 anni) e molto più ricchi (dal 50% si può arrivare anche all’85% del valore delle opere). La ricostruzione post-sisma invece parte con 650 milioni.
La Stampa – 26 ottobre 2016