A Mosca finalmente il parmigiano reggiano avrà più armi contro la concorrenza sleale dei tanti imitatori di bassa qualità. La Russia pochi giorni fa infatti ha infatti registrato ufficialmente la denominazione d’origine.
Il riconoscimento formale del marchio, nelle intenzioni dei produttori italiani, potrebbe portare entro cinque anni a un raddoppio dell’export nel paese, che oggi si attesta intorno a 10mila forme l’anno, per un valore di 5 milioni di euro.
Al momento esportano in Russia 26 aziende: il parmigiano reggiano rientra nella categoria dei formaggi di “fascia superiore” con un prezzo intorno ai 15 dollari al chilo. Con le sue 2mila tonnellate (per un valore di 19,2 milioni di dollari) l’Italia non è comunque il primo paese esportatore: a superarci non è la Francia, come sarebbe facile pensare, ma la Germania che detiene il 26% di questo mercato.
Il riconoscimento del marchio dovrebbe consentire di combattere con più efficacia i prodotti contraffatti che per tutto il comparto agro-alimentare in Russia sono stimati a 10 milioni di euro.
Il Sole 24 Ore – 26 luglio 2013