È difficile pensare ad un gruppo di animali più innocuo dei pipistrelli. Animali tanto riservati e discreti quanto affascinanti ed eccezionali.
Unici mammiferi capaci di volo attivo, abile e preciso, sono in grado di evitare accuratamente uno scontro con un essere umano, non avendo alcun interesse ad attaccarsi ai vostri capelli. Questa è infatti una delle tante leggende che si sono diffuse sui pipistrelli a causa della cattiva informazione e della loro elusività, che li rende ai nostri occhi animali oscuri e misteriosi.
Non sono ciechi, hanno ben poco a che vedere con i topi e chiaramente non portano sfortuna. Ma soprattutto non sono pericolosi per l’uomo. Spesso si ha paura di quello che non si conosce e la paura ha origine in vecchi racconti e leggende, che, sfortunatamente, vengono puntualmente rinnovati da un’informazione superficiale e a caccia di notizie.
Ecco dunque che per regalare a questi utili animali una pacifica e collaborativa convivenza con l’uomo occorre innanzitutto basarsi su informazioni corrette… e sfatare qualche mito! Di seguito le risposte ad alcune domande frequenti sui pipistrelli e la loro pericolosità per l’uomo a cura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e del Gruppo italiano ricerca chirotteri (GIRC).
Tutti i pipistrelli in Italia ed in Europa sono protetti, perché sono un patrimonio comune da tutelare. Infatti si nutrono di insetti nocivi e infestanti e sono degli ottimi bioindicatori, ossia la loro presenza è indice di una “buona salute” dell’ambiente.