L’abbattimento e lo smaltimento dei circa 23 mila tacchini colpiti a fine gennaio negli allevamenti di Corte dal virus dell’ aviaria è costato, Iva esclusa, qualcosa come 67 mila euro. A saldare il conto sarà la Regione che, nel caso specifico, dovrà rimborsare l’Usl 6 Euganea che a sua volta pagherà le fatture presentate dalla ditta specializzata (la Solar sri di Galliera) incaricata delle operazioni.
Secondo la legge del 1988, mentre eventuali indennizzi alle società agricole danneggiate spettano al Ministero, tutte le spese per l’abbattimento degli animali, la distruzione delle carcasse, la pulizia e la disinfezione sono invece a carico della Regione. Il focolaio dell’influenza aviaria (ceppo H5N8) negli allevamenti di via Beverare era stato scoperto il 23 gennaio. Immediatamente, su indicazione dell’Usl 6, il sindaco, quale autorità sanitaria, ha ordinato l’abbattimento per scongiurare pericoli e contagio. Operativamente l’Usl ha incaricato una ditta specializzata, in possesso dell’attrezzatura idonea all’abbattimento e allo smaltimento, che in poco più di tre giorni ha provveduto a effettuare la bonifica completa. I quasi 23 mila tacchini, del peso medio di 15 chili l’uno, sono stati tutti soppressi saturando di anidride carbonica i capannoni. Dagli atti pubblicati dall’Usl 6 è possibile capire quali siano i costi, sempre al netto dell’Iva, di questo genere di operazione. Le dieci persone impiegate dalla Solar sri per la cattura degli animali e il carico dei container sono costate complessivamente 4.800 euro. Il trasporto, dall’ allevamento all’impianto di trasformazione, ha inciso per 300 euro a viaggio (in tutto circa 3.800 euro). La voce che più incide è però quella relativa allo smaltimento delle carcasse che costa 0,18euro/Kg.
Alessandro Cesarato – Il Mattino di Padova – 5 febbraio 2017