Le indagini del pm Guariniello, dopo che i servizi veterinari dell’Asl To3 avevano trovato due positività al desametasone, hanno accertato che la carne dei bovini che veniva commercializzata conteneva sostanze pericolose
Cortisonici oltre il limite nei bovini destinati al macello. Un allevatore di bestiame di Scalenghe (Torino), rischia il processo per corruzione e adulterazione di sostanze destinate all’alimentazione, che prevede una pena tra i tre e i dieci anni di carcere, frode in commercio, falso e altri quattro reati connessi tra cui il matrattamento di animali. La procura di Torino ha infatti chiuso in questi giorni le indagini sul titolare dell’allevamento dopo che l’anno scorso l’Asl To3 aveva trovato due dei tre bovini controllati a campione positivi al desametasone, un cortisonico usato per ‘gonfiare’ gli animali. Una consulenza disposta dal pm Raffaele Guariniello aveva poi evidenziato che la sostanza, presente oltre i limiti tollerati, aveva contaminato la massa muscolare degli animali, e di conseguenza la carne destinata all’alimentazione.
24 agosto 2014