Per il consigliere di Italia dei Valori Antonino Pipitone i lavori odierni della commissione Sanità, impegnata nella discussione del nuovo Piano socio sanitario sono stati “la solita manfrina”, “con il presidente Zaia messo prima in croce da Bond e poi salvato da un accordo frettoloso tra leghisti e pidiellini, pur di portare a casa il provvedimento”.
“Noi di IdV – spiega Pipitone – vogliamo che il Piano venga approvato, ma che sia un buon Piano, esaminato con equilibrio e razionalità, non deciso nelle segrete stanze segrete della maggioranza, per salvare l’equilibrio politico tra Lega e PdL”. “Oggi purtroppo – aggiunge il consigliere dell’Idv – attorno al Piano sociosanitario ci sono troppe polemiche. E le sempre più frequenti notizie sulla chiusura degli ospedali somigliano tanto a “polpette avvelenate”, cucinate per destabilizzare il lavoro in commissione”. Pipitone, nella sua nota, riferita alla seduta odierna della commissione parla di “un Bond che ha sparato a palle incatenate contro Zaia, provocando la reazione furibonda dei leghisti, di clima teso, di dubbi sulla tenuta della maggioranza, infine tutto risolto dopo una “miracolosa” riunione di maggioranza, che non può aver prodotto altro che un’intesa di cartone per dare all’esterno un’immagine solida ed evitare di far traballare gli equilibri in Giunta”. “Così – commenta Pipitone – la schizofrenia di Lega e PdL, pur di non rinunciare alle rendite di posizione, partorirà un Piano monco, causando un grave danno alla sanità veneta ed al diritto alla salute dei cittadini”. Pipitone rende noto di aver presentato in chiusura dei lavori un emendamento teso ad eliminare la figura del Direttore del Sociale nelle Ulss, consentendo un risparmio complessivo di 2.625.000 euro.
30 marzo 2012