Il Ministero della salute ha reso pubblici i risultati dei controlli ufficiali effettuati nell’anno 2020 sulla filiera dei mangimi previsti dal Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA). I controlli, programmati e coordinati su tutto il territorio nazionale dal Ministero della salute, sono eseguiti dai Servizi Veterinari delle A.S.L. sotto la supervisione dei Servizi Veterinari Regionali. La stessa attività di controllo sui mangimi importati da paesi terzi o in arrivo dai Paesi dell’Unione è effettuata rispettivamente dai Posti di Ispezione Frontaliera (PIF) e dagli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (UVAC). Nonostante le restrizioni per combattere la diffusione del COVID-19 sono oltre 15.796 gli ingressi effettuati presso gli operatori del settore per oltre 12.393 attività ispezionate che hanno portato al riscontro di n. 705 casi di non conformità strutturali degli impianti o manageriali ovvero nella gestione delle attività, a riprova di una reale e comprovata efficacia dell’attività di controllo. Sono stati prelevati n. 9.112 campioni ufficiali, con il riscontro di n. 55 non conformità rilevate all’analisi, pari allo 0,6% del totale. I dati rivelano pertanto una sostanziale rispondenza dei mangimi alla normativa con il 99,4% del totale risultato conforme alle analisi di laboratorio.
Pubblicato il rapporto sui controlli ufficiali, sia di tipo ispettivo che analitico, effettuati nel triennio 2018-2020 in ambito di alimentazione animale con l’obiettivo fondamentale di assicurare un sistema ufficiale di controllo dei mangimi lungo l’intera filiera alimentare, e garantire un elevato livello di protezione della salute umana, animale e dell’ambiente.
Secondo quanto stabilito dal Regolamento UE 2017/625 , la vigilanza ispettiva viene svolta su tutte le imprese del settore dei mangimi quali produttori primari, allevamenti, mangimifici, distributori, industrie alimentari che forniscono sottoprodotti all’alimentazione animale, trasportatori di mangimi, con il fine di verificare il possesso ed il mantenimento dei requisiti strutturali e funzionali dell’impresa del settore dei mangimi oggetto di vigilanza.
Sui campioni previsti dal PNAA, viene effettuata la ricerca di:
– costituenti di origine animale non ammessi nei mangimi,
– Salmonella spp.,
– sostanze farmacologicamente attive e additivi destinati all’alimentazione animale,
– sostanze indesiderabili che includono anche i contaminanti ambientali (micotossine, diossine, melamina, pesticidi e altri),
– organismi geneticamente modificati (OGM).
I dati relativi all’attività di controllo ufficiale svolta ai sensi del PNAA sono comunicati con scadenze semestrali, dalle Aziende Sanitarie Locali agli Assessorati alla Sanità delle Regioni e Province Autonome che, a loro volta, provvedono a trasmetterli al Ministero. Inoltre, le Regioni e Province Autonome inviano una relazione annuale per chiarire la natura ed il contenuto delle ispezioni e degli Audit effettuati nel corso dell’anno.
Il Ministero aggrega i dati nazionali su base annua e li trasmette alla Commissione Europea con le modalità stabilite dall’articolo 13 del Regolamento (UE) 2017/625, e comunque entro sei mesi dalla fine dell’anno di rilevazione dei dati da parte delle Regioni o Province autonome.
L’attività di controllo ufficiale nell’anno 2020 ha visto i Servizi Veterinari impegnati in una considerevole attività di campionamento effettuata a tutti i livelli della produzione, commercializzazione, trasporto, fino alla somministrazione dei mangimi.
Attività Ispettiva sugli OSM ( Operatori del Settore Mangimi)
L’attività di campionamento programmata per l’anno 2020 ha raggiunto il 111,99% di quanto programmato, con ben n. 976 campioni prelevati in più rispetto al programmato.
Le attività svolte sono state così ripartite:
? n. 7.877 ingressi con n. 6.623 attività ispezionate presso gli operatori primari registrati ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 art. 5, comma 1; con n. 121 non conformità riscontrate e n. 12 sanzioni amministrative comminate;
? n. 5.415 ingressi con n. 4.480 attività ispezionate presso gli operatori registrati ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 art. 5, comma 2; con il riscontro di n. 408 non conformità, n. 41 sanzioni amministrative comminate;
? n. 5 ingressi con n. 3 attività ispezionate presso gli operatori registrati per la produzione/commercializzazione di prodotti non conformi nella U.E.
? n. 1.634 ingressi con n. 855 attività ispezionate presso gli operatori riconosciuti ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 art. 10 comma 1; con il riscontro di n. 117 non conformità, n. 27 sanzioni amministrative comminate;
? n. 28 ingressi con n. 14 attività ispezionate ispezioni effettuate presso gli operatori riconosciuti ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005 art. 10 comma 3; con il riscontro di n. 2 non conformità e n. 1 sanzione amministrativa comminata;
? n. 345 ingressi con n. 279 attività ispezionate ispezioni effettuate presso gli operatori del settore mangimi medicati; con il riscontro di n. 35 non conformità n. 8 sanzioni amministrative comminate;
? n. 404 ingressi con n. 74 attività ispezionate ispezioni effettuate presso gli stabilimenti autorizzati che producono mangimi contenenti prodotti in deroga ai divieti di cui all’articolo 7, paragrafi 1 e 2, del Regolamento (CE) n. 999/2001 e s.m.i; con il riscontro di n. 22 non conformità, n. 1 sanzioni amministrative comminate.
La maggior parte di non conformità rilevate è risultata relativa alla presenza di claims inadeguati o non sufficientemente supportati da prove interne o comunque inappropriati. Confrontando l’anno 2020 con i due precedenti la tabella mostra l’aumento percentuale delle non conformità rilevate, e analogamente delle sanzioni amministrative comminate, a conferma di un’incisiva attività svolta dai Servizi Veterinari.
Fonte: Ministero della Salute
Attività di Campionamento
Nell’anno 2020, nell’ambito esclusivo del PNAA, sono stati prelevati n. 9.112 campioni ufficiali di mangimi, a fronte di 8.136 programmati così come rimodulati in virtù delle difficolta legate all’emergenza COVID-19.
La ripartizione del numero dei campioni effettuati è stata la seguente:
- 1.844 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo per la verifica dell’utilizzo dei costituenti di origine animale vietati, pari al 106,71% del programmato;
- 2.998 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo della presenza di principi attivi ed additivi vietati, loro concentrazione e Carry-Over. Additivi e principi attivi diversi quali: Alofuginone, Avermectine, Avilamicina, ?-agonisti, Carbadox + Olaquindox, Chinolonici, Cloramfenicolo, Colistina, Cortisonici, Decochinato, Diclazuril, FANS, Ionofori, Macrolidi, Metilclorpindolo, Nicarbazina + Robenidina, Nifursol, Nitrofuranici, Nitroimidazolici, Penicilline, Sulfamidici, Tetracicline, Tiamulina, Virginiamicina, Zincobacitracina, pari al 98,23% del programmato;
- 365 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo sugli additivi volto al Monitoraggio di Rame, Zinco, Selenio, Manganese, Ferro, pari al 188,14% del programmato;
- 1.212 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo della contaminazione da Salmonella spp. pari al 132,17% del programmato;
- 329 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo sulla presenza di OGM, pari al 157,41% del programmato;
- 325 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo della contaminazione dei mangimi da Diossina e PCB, pari al 116,48% del programmato;
- 973 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo della contaminazione dei mangimi da Micotossine, pari al 138,21% del programmato;
- 1.066 campioni prelevati nell’ambito del programma di controllo della presenza di contaminanti quali: Melamina, Piombo, Arsenico, Cadmio, Mercurio, Nitriti, Pesticidi clorurati, Radionuclidi e GTH, Residui di Packaging, Impurità botaniche, Pesticidi, Fluoro, pari al 101,23% del programmato.
L’attività evidenzia un lieve aumento della percentuale di campionamento presso gli impianti di produzione (+0,43%), il trasporto (+0,16%) le aziende zootecniche (+0,16%) e la filiera della distribuzione (+0,02%), a cui corrisponde una diminuzione della percentuale di campionamento preso le “altre sedi” (-0,77%).
La tabella di seguito tratta dal Rapporto del Ministero della Salute riporta in ordine decrescente il numero di campioni prelevati suddivisi in base alla specie di destinazione dei mangimi, con le rispettive percentuali e le non conformità rilevate. Si fa presente che i dati ricalcano la situazione degli anni precedenti.
Fonte: Ministero della Salute
Analisi delle non conformità
Dalle analisi effettuate, ad opera dei Laboratori Ufficiali degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, 55 campioni, ovvero lo 0.66% del totale dei campioni prelevati, sono risultati non rispondenti a quanto richiesto dalla normativa, il che dimostra che in generale i mangimi soddisfano i requisiti di legge, essendo risultato conforme il 99,4% di quelli campionati.
Le non conformità rilevate sono state meno dell’anno precedente (-26 n. c.), e hanno riguardato:
- 31 di cui: n. 5 per presenza di principi farmacologicamente attivi ed additivi vietati o in concentrazione non consentita e n. 26 per il rilievo di fenomeni di Carry-Over;
- 7 per contaminazione da Salmonella spp.;
- 6 per presenza di Micotossine in quantità superiori ai limiti previsti;
- 5 per presenza di Organismi Geneticamente Modificati;
- 5 per presenza di costituenti di origine animale vietati;
- n. 1 per presenza di PCB-NDL
Per tutti gli approfondimenti è possibile scaricare qui il Rapporto sui controlli ufficiali nel settore dell’alimentazione animale 2020 completo.
Consulta il Rapporto sui controlli ufficiali nel settore dell’alimentazione animale 2020
Fonte MInistero della Salute – Ruminantia
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