Pfizer e la tedesca BioNTech hanno ora rivelato che 170 volontari, su un totale di quasi 44.000 coinvolti nello studio, hanno contratto il Covid-19 riportando almeno un sintomo: ben 162 avevano però ricevuto un placebo, solo 8 le due dosi richieste dal vaccino. Dei dieci casi più gravi di Covid, inoltre, ben 9 avevano ricevuto il placebo. Non basta: l’efficacia, hanno aggiunto le aziende, è stata dimostrata per ogni fascia di età e caratteristiche etniche o razziali: in particolare per la popolazione oltre i 65 anni, la più vulnerabile, è stata almeno del 94 per cento.
La sicurezza del vaccino è stata dedotta dall’esame di ottomila volontari per un periodo di due mesi, come richiesto delle authority della Food and Drug Administration. Pfizer ha in tutto dati sulla sicurezza relativi a 19.000 pazienti, ma l’analisi deve essere ancora ultimata. I maggiori effetti collaterali comparsi sono stati affaticamento, nel 3,7% dei casi e emicranie nel 2 per cento. Le altre incognite da risolvere riguardano la durata dell’immunità, da valutare seguendo i pazienti per due anni, e l’effetto sui bambini con appositi studi.
La Fda aveva stabilito un criterio di efficacia minima del 50% per approvare un vaccino, che Pfizer e BioNTech come anche Moderna hanno superato. L’ente federale analizzerà adesso i dati affiancato da una commissione esterna per decidere sul varo d’urgenza, una procedura di alcune settimane. Le sfide, tuttavia, non finiscono qui: in gioco è la produzione di adeguate quantità di dosi e la loro distribuzione. Pfizer potrebbe produrne 50 milioni entro l’anno, per metà destinate agli Usa, e poi 1,3 miliardi nel 2021. Il suo vaccino richiede temperature molto basse, -70 gradi Celsius, per essere conservato e l’azienda ha dovuto preparare speciali contenitori da 1.000-5.000 dosi. Una campagna di vaccinazione sarà aiutata negli Usa dalla scelta di offrirlo gratuitamente dopo che Pfizer e BioNTech hanno raggiunto un accordo da 1,95 miliardi con il governo per cento milioni di dosi. E con le infezioni in aumento, gli americani sembrano più propensi ad accettare il vaccino, il 58% degli interpellati da Gallup dal 50% di settembre. Ma i ritardi nella transizione tra l’amministrazione Trump e il governo di Joe Biden minacciano di creare nuovi ostacoli nei piani di lotta al virus.