“Zaia annuncia un piano di caratterizzazione del sito della Miteni con carotaggi a maglia stretta anche nelle aree interne all’impianto Miteni. Oltre a ritenere inverosimile che questi potranno essere effettuati con il processo produttivo in corso, il Presidente pare non conoscere l’esistenza di precise norme, contenute nel Codice dell’Ambiente. L’articolo 242 del Codice prevede infatti che il Piano di caratterizzazione debba essere eseguito nei 30 giorni successivi all’individuazione dell’inquinamento. Visto che l’inquinamento da Pfas è stato rilevato da Arpav nel 2013, cos’ha fatto Zaia in tutti questi anni?”.
A dirlo sono i consiglieri regionali Andrea Zanoni (Partito Democratico) e Cristina Guarda (Alessandra Moretti Presidente), a seguito della comunicazione da parte del Presidente della Giunta regionale.
“Non si capisce inoltre – proseguono i due consiglieri – cosa abbia fatto fino ad oggi anche la task force che Zaia annunciò nel marzo 2016, dunque un anno fa. Quali risultati ha prodotto questa task force? Ci auguriamo almeno che i costi di questo Piano di caratterizzazione che, a spanne, ammonteranno ad alcune decine di migliaia di euro, viste le numerose analisi che dovranno essere eseguite, siano a totale carico della Miteni e non venga speso un solo euro a carico dei contribuenti, visto che finora sono stati bruciati milioni di euro per questo disastro ambientale, finiti tutti sul groppone dei contribuenti veneti”.
Consiglio Veneto – 21 febbraio 2017