«La Regione non ha alzato i limiti per quanto riguarda i Pfas, ma si è solo adeguata alla sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. Pertanto vanno respinte le accuse di fare gli interessi di qualcuno, come lascia intendere con le sue dichiarazioni il sindaco di Pressana, a meno che non si voglia attribuire ai giudici del Tribunale l’interesse privato». È la risposta dell’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin alle affermazioni del primo cittadino del comune della Bassa veronese, Stefano Marzotto, in merito all’innalzamento dei limiti di tolleranza delle sostanze scaricate dal collettore che trasporta a valle i reflui dei depuratori nella zona delle concerie dell’Ovest Vicentino nel fiume Fratta Gorzone, all’altezza di Cologna Veneta. In realtà, ricorda Bottacin, è tornato ora in vigore il cronopogramma della Regione del giugno 2016 che prevede il graduale abbassamento dei limiti fino al livello di quelli dell’acqua potabile. Sul tema interverrà oggi il presidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello.
Il Corriere di Verona – 22 marzo 2017