Indagine sull’inquinamento in falda da Pfas: la procura di Vicenza è alla ricerca di un super consulente, di levatura scientifica internazionale. Non si esclude un esperto da Oltreoceano, del resto negli Stati Uniti con la contaminazione delle acque del fiume Ohio da parte dell’industria chimica DuPont negli anni scorsi sono già stati sviluppati studi approfonditi.
«E’ imprescindibile una consulenza tecnica di altissimo profilo, anche straniera» spiega il procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri.
L’indagine sulle sostanze perfluoro-alchiliche presenti nelle falde acquifere fra Vicenza e l’Ovest Vicentino, il Veronese e la Bassa Padovana, un’area con 120mila abitanti, è condotta dai pubblici ministeri Barbara De Munari e Hans Roderich Blattner.
Si investiga in relazione a possibili reati legati alla fattispecie di disastro ambientale: nei mesi scorsi è stato iscritto nel registro degli indagati l’ex amministratore delegato dell’azienda Miteni, Luigi Guarracino.
Miteni, alla cui guida come amministratore delegato da qualche mese c’è Antonio Nardone, è finita negli anni scorsi nel mirino dell’Arpav che la ritiene responsabile della contaminazione da Pfas a «catena lunga», oggi non più in produzione. Ma la difficoltà, per gli investigatori, è appunto circoscrivere correttamente il tipo di danno provocato e l’illecito a cui fare riferimento. La consulenza di altissimo profilo sarebbe quindi un modo per «blindare» l’inchiesta, per permettere alla procura di chiudere le indagini con una relativa sicurezza. E il fatto di guardare eventualmente anche agli Usa non sarebbe casuale: in Ohio, nell’area contaminata dalle attività Dupont con Pfas e Pfoa, vivono 70mila persone e uno studio approfondito disposto dalle autorità ha concluso che esiste una possibile correlazione con più patologie: fra queste ipercolesterolemia (quindi rischi cardiocircolatori), colite ulcerosa, malattie della tiroide e ipertensione.
Corriere del Veneto – 30 novembre 2016