Riteniamo necessario precisare che la presenza di Pfas nella vasta area descritta nell’incontro con la stampa svoltosi ieri a Venezia non può essere dovuta alla falda dello stabilimento Miteni. Un’area così vasta va necessariamente riferita al sistema di scarichi consortili a cui sono collegate centinaia di aziende del territorio.
Miteni non produce più da anni Pfos e Pfoa, dal 2011, e ancora prima i reflui delle lavorazioni erano inviati a sistemi di trattamento esterni. Pfos e Pfoa vengono usati tutt’oggi da oltre duecento industrie del settore conciario e manifatturiero presenti nella zona che li acquistano sul mercato estero, imprese che sono allacciate agli stessi scarichi consortili a cui è allacciata Miteni. Le acque in uscita dallo stabilimento di Trissino sono sotto costante controllo, trattate con sistemi che rispondono pienamente alle indicazioni del Consorzio senza che vi sia mai stato alcun superamento dei limiti richiesti. L’azienda ha peraltro investito nel trattamento delle acque e in interventi ambientali negli ultimi anni oltre 15 milioni di Euro.
Comunicato Miteni spa – 22 aprile 2016