Contaminazione da Pfas, ma anche da altre sostanze considerate pericolose, presenti nel terreno sotto la Miteni: entro fine agosto se ne saprà di più. Entra nella fase operativa il protocollo d’intesa sottoscritto a Venezia da Regione, Provincia, Comune di Trissino e Arpav che, tra l’altro, prevede un piano di caratterizzazione puntuale del sito, e sulle sue immediate vicinanze, su cui sorge l’industria chimica. «Il piano – ha dichiarato il sindaco di Trissino, Davide Faccio – prenderà il via la prossima settimana: i 60 giorni di tempo per avere i risultati dipendono, oltre che dai tempi necessari alle perforazioni, anche da quelli tecnici per completare le analisi dei campioni che saranno prelevati. E una volta che i dati saranno a disposizione si proseguirà con la predisposizione di un piano per la bonifica del sito». Il protocollo d’intesa prevede che le azioni amministrative per la bonifica dei siti contaminati siano di competenza del Comune di Trissino. «Lavoriamo in stretto coordinamento – prosegue il primo cittadino di Trissino – con il Comitato Tecnico che comprende Regione, Provincia e Arpav. Tutte le spese sostenute per l’esecuzione del piano di caratterizzazione saranno poste in capo ai soggetti responsabili della contaminazione. La relazione fatta pervenire dai carabinieri del Noe, nucleo operativo ecologico, di Treviso ha dimostrato come le attività di indagine ambientale e di messa in sicurezza del sito Miteni, attuate dalla ditta stessa, non hanno tenuto conto delle indagini pregresse già attuate dai legali rappresentanti delle società proprietarie succedutesi nel tempo. Le risultanze delle indagini consentono ora agli enti competenti di agire in modo dettagliato ed efficace integrando l’indagine ambientale già eseguita nell’area, oggi in corso su una porzione limitata dello stesso, ovverosia l’argine del torrente Poscola. Tradotto c’è già un’idea sui punti in cui bisognerà indagare con maggior attenzione».
Il Giornale di Vicenza – 26 giugno 2017