Un viaggio a ritroso nel tempo, un’immersione nella storia dello stabilimento oggi gestito dalla Miteni, per ricostruire i vari passaggi societari e attribuire in modo preciso eventuali responsabilità o meno dei vari attori nella faccenda della contaminazione da Pfas. Una ricostruzione non semplice, vista la presenza ultradecennale dello stabilimento a Trissino e la variabilità delle produzioni, ma fondamentale, tanto che la Provincia ha dato incarico ad una società spedalizzata di effettuare la verifica dei dati e dei cambiamenti societari. Collaborazione era già arrivata dalla Miteni, che aveva risposto alla richiesta di informazioni della Provincia con una nota, da cui è emersa pe rò la necessità di un ulteriore approfondimento. La determinazione, datata 6 marzo, prevede una spesa di mille euro per il servizio, affidato a “Vesco Giaretta Consulting Studio” di Torri di Quartesolo. I tecnici si occuperanno dunque della “verifica, elaborazione e produzione dei dati e della ricostruzione dei passaggi societari della stabilimento Miteni S.p.a. dall’inizio attività ad oggi – si legge – nonché dei nominativi dei legali rappresentanti che si sono succeduti oltre ai delegati in materia ambientale”. L’incarico, come specificato ancora nel documento, è stato affidato in quanto “risulta necessario, al fine di dare corso all’individuazione del responsabile della contaminazione e nell’ambito della dibattuta problematica dell’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche nella provincia di Vicenza ed in altre province del Veneto, avere un quadro chiaro e certo dei passaggi societari dell’impresa negli anni con l’individuazione delle cariche e delle responsabilità, in particolare in materia ambientale; fondamentale è stabilire anche i legali rappresentanti che si sono succeduti oltre ai delegati in materia ambientale, risultanti da atti ufficiali”. Informazioni però ricostruibili tramite banche dati specializzate e non facilmente reperibili a costi accessibili, da qui la decisione di affidarsi ad uno studio dotato di strumenti idonei.
Il Giornale di Vicenza – 13 marzo 2018