“Sono molto gravi le dichiarazioni dell’amministratore delegato della fabbrica Miteni che, nel mezzo di un conclamato disastro ambientale ha avuto l’arroganza di dichiarare senza mezzi termini l’estraneitá della sua azienda alle cause della contaminazione in atto in Veneto. ” E’il commento della deputata Silvia Benedetti (M5S) su quanto ha affermato ieri Antonio Nardone di fronte ai giornalisti.
“Annunciare, nel corso di una conferenza stampa, investimenti per proteggere le falde da inquinamento e contemporaneamente dire che la propria azienda non ne è in alcun modo responsabile, è una evidente contraddizione che ha del grottesco”. Prosegue Benedetti.
“Affermare inoltre che la dannosità dei Pfas sulla salute umana è tutta da dimostrare è grave non solo perché si tratta di una affermazione scientificamente infondata, ma perché è offensiva nei confronti della popolazione oggi pesantemente colpita dal dramma di una condizione causata irresponsabilmente da altri. Il Veneto è una regione colpita al cuore dall’inquinamento da Pfas e non solo, ma nessuno sembra volersene assumere le responsabilità.”
“Che i Pfas sono sostanze chimiche su cui prestare massima allerta lo dimostra anche il fatto che nel round negoziali per il TTIP è stato loro dedicato un capitolo specifico” aggiunge la pentastellata.
“Al contrario dell’amministratore Petroni, conclude la deputata, ritengo che l’utilizzo di queste sostanze gravemente nocive per la salute umana e per l’ambiente debba essere proibito e che chi ha causato questo disastro senza precedenti debba pagare.”
1 giugno 2016