I carabinieri del Nas insieme all’Ausl di Bologna hanno sequestrato circa 135 chili di prodotti alimentari in un magazzino di una ditta cinese al quartiere Navile perché privi della documentazione di provenienza e quindi non tracciabili. Ma la vera sorpresa è arrivata dopo che su alcuni di questi prodotti, in particolare snack, sono stati effettuati degli esami di laboratorio che hanno dato riscontrato la presenza della peste suina africana.
Si tratta di un virus fortunatamente non trasmissibile all’uomo. Il tutto è iniziato il 25 gennaio scorso a seguito di un controllo ufficiale nei locali dell’azienda da parte del dipartimento di sanità pubblica: numerosi prodotti, sia congelati che a temperatura ambiente, erano privi della documentazione di provenienza e con un’etichetta non conforme. Da qui, gli esami più approfonditi sugli alimenti in questione: in due tipi di snack, in particolare, è risultata la presenza di dna bovino e suino, in uno, e di dna di pollo e suino, nell’altro.
Ulteriori esami eseguiti per la ricerca del virus della peste suina africana hanno dato esito positivo. Sui prodotti sequestrati, sono tuttora in corso le indagini da parte delle autorità competenti e dei carabinieri del Nas per le non conformità riscontrate su origini e rintracciabilità.