Il commissario straordinario all’emergenza per la peste suina africana Vincenzo Caputo ha appena firmato una nuova ordinanza, ka numero 2 del 2024, che è già in vigore e lo resterà fino al 31 marzo 2025. Sarà pubblicata mercoledì in Gazzetta Ufficiale
Il 10 maggio 2024 è stata adottata l’Ordinanza del Commissario Straordinario per la peste suina africana n. 2/2024 «Misure di applicazione del “Piano Straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e aggiornamento delle Azioni Strategiche per l’elaborazione dei Piani di eradicazione nelle zone di restrizione da peste suina africana anni 2023 2028; controllo ed eradicazione della Peste Suina Africana»
L’Ordinanza è immediatamente applicabile dalla data della sua emanazione.
Si punta soprattutto sui nuovi distretti suinicoli. Ovvero delle zone, dove maggiore è la concentrazione di allevamenti di maiali, in cui non sarà prevista la presenza di cinghiali.
L’ordinanza disciplina poi ulteriormente la figura dei bioregolatori. Si tratta di personale capace non solo di utilizzare correttamente un’arma ma anche di gestire le carcasse di cinghiali, potenzialmente infette per contagio da PSA, rispettando le necessarie norme di sicurezza. Sono 15.000 i bioregolatori in possesso di un patentino e formati ad oggi in Italia per gestire correttamente il depopolamento dei cinghiali.
Sì all’autoconsumo anche nelle zone di restrizione
Altra novità: si potrà portare a casa, ma solo per autoconsumo, un cinghiale cacciato anche in una zona dichiarata di infezione, a patto che risulti negativo al virus. Si punta a incentivare così il mondo venatorio nella collaborazione. Rafforzati anche i controlli sull’importazione, dopo alcuni casi di PSA – non pericolosa per l’uomo – rilevati in prodotti importati illegalmente dalla Cina. Misure che fotografano tutta la concretezza dei timori per un’emergenza a lungo rimossa, lontano dai confini piemontesi. Oggi più che mai incalzante soprattutto per la tutela dell’immagine e degli interessi del nostro Made in Italy.