E’ in vigore dal 1 maggio la nuova mappa delle Zone di Restrizione (ZR) dell’Italia, aggiornata al caso di PSA nel selvatico, verificatosi in Lombardia, a ridosso della Zona di Restrizione I.
Il mese scorso è stato rilevato un focolaio di peste suina africana in un suino selvatico nella regione Lombardia in un’area ad alto rischio che non aveva ancora riscontrato casi di PSA. “Questo nuovo focolaio di peste suina africana in un suino selvatico rappresenta un aumento del livello di rischio”- afferma la Commissione Europea, che aggiorna le zone di restrizione (ZR) in Italia all’evoluzione epidemiologica. L’area del nuovo caso- che era classificata come soggetta a restrizioni I – passa a zona soggetta a restrizioni II. Anche le delimitazioni della ZR I vengono ridefinite per tenere conto di questo focolaio.
Nella UE la situazione epidemiologia per PSA è “dinamica”. La rimodulazione delle zone di restrizione riguarda anche Cechia, Germania, Lituania e Polonia, in parte con allentamenti e in parte con intensificazione delle restrizioni, a seconda del verificarsi di nuovi focolai e dell’efficacia delle misure conseguentemente adottate.
In base al criterio di zonizzazione adottato dall’Unione Europea, le zone soggette a restrizione sono così graduate:
Zone soggette a restrizioni I: aree ad alto rischio senza casi né focolai di PSA confinanti con le zone di restrizione II, III;
Zone soggette a restrizioni II: presenza di PSA solo nel cinghiale;
Zone soggette a restrizioni III: presenza di PSA sia nei suini domestici che nei cinghiali.
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/1269
recante modifica dell’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana